TRIESTE - Il giudice del Tribunale di Trieste, Sezione Lavoro, Silvia Burelli, ha condannato il Ministero...
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I due legali hanno immediatamente intrapreso l’azione giudiziaria presso il Tribunale di Trieste denunciando la condizione di rischio cui furono esposti i Vigili del Fuoco con prove schiaccianti, inducendo il Ministero a modificare - in corso di causa - il proprio atteggiamento, tanto che, prima della pronuncia della sentenza - ha riconosciuto la causa di servizio e la qualità di vittima del dovere e ha liquidato ai familiari la speciale elargizione di €228.000,00. Per ottenere piena giustizia, gli avvocati della famiglia hanno notificato anche il ricorso al TAR e la citazione al Tribunale civile per i danni diretti e quelli dei familiari.
"E’ una sentenza storica, la prima nella quale un vigile del fuoco viene riconosciuto vittima del dovere – commenta Ezio Bonanni, che da 20 anni si occupa della tutela delle vittime dell'amianto in Friuli Venezia Giulia e in tutta Italia, che sottolinea: “abbiamo dimostrato che anche i Vigili del Fuoco sono stati esposti ad amianto con l'utilizzo di guanti e tute, gli interventi nel corso degli incendi e degli eventi sismici e il contatto con macerie di materiali in amianto, senza informazione e formazione e strumenti di prevenzione, motivo per il quale è in corso un fenomeno epidemico di mesoteliomi e altre malattie asbesto correlate, nel personale della direzione 'Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile' che fa capo al Ministero dell'Interno. E’ necessaria la sorveglianza sanitaria per tutti i vigili e l’attivazione della tutela dei loro diritti dal punto di vista previdenziale e risarcitorio". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino