Cittadini contro il ladri. "Furti in Corso" adesso ha i suoi vigilantes

Cittadini contro il ladri. "Furti in Corso" adesso ha i suoi vigilantes
RONCADE - La macchinetta rossa di Civis sfreccia tra le vie del centro di Roncade prima di raggiungere la prima abitazione da controllare, a San Cipriano. Un'altra identica...

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RONCADE - La macchinetta rossa di Civis sfreccia tra le vie del centro di Roncade prima di raggiungere la prima abitazione da controllare, a San Cipriano. Un'altra identica sta girando per Silea. Sono le 17.30 e si profila una lunga nottata. Ma non è una sera come le altre. È il primo giorno di lavoro dei vigilantes di quartiere, assoldati dai residenti delle tante frazioni del paese che si sono messi assieme prima sul web, segnalando razzie e movimenti sospetti sul gruppo Facebook Furti in Corso (oltre 18mila iscritti), poi nella vita reale, sottoscrivendo assieme (così da abbassare i costi) il contratto proposto a quella che a breve sarà una nuova associazione (nata proprio dalla pagina Facebook gestita da Cristian Demma).

 
SUBITO OPERATIVIIl primo vigilantes di pattuglia si chiama Gianfranco Gabrielli, caposervizio della Civis, un uomo di un metro e novanta, due anni in Aeronautica e poi una vita dedicata alla sicurezza come guardia giurata, in servizio dal 1987. Al suo passaggio il faro sul tettuccio dell'auto illumina a giorno le abitazioni. Qualsiasi movimento sospetto non può passare inosservato. La speranza è che non ve ne sia bisogno, che basti il passaggio continuo delle pattuglie come deterrente, ma il vigilantes è pronto a intervenire in caso di furto segnalandolo in tempo reale alle forze dell'ordine. «Vengono ispezionate tutte le abitazioni che hanno aderito al servizio - spiega Giovanni Bertuol, responsabile commerciale Civis -. Il progetto è partito grazie a Cristina Demma e al suo gruppo Facebook, che ha fatto dal collettore». Il pacchetto acquistato dai roncadesi prevede ter passaggi, uno la sera e due a notte inoltrata. «Si passa di casa in casa - specifica il caposervizio - in un arco temporale che va dalla 17.30 alle 22 e dalle 22 alle 6 del mattino». Contrattualmente, il passaggio diurno viene garantito per 3 mesi: scadrà verso la fine di marzo e poi verrà valutato se riproporlo o meno. Nel caso venisse prolungato, verrà stabilito un nuovo orario. «La durata delle ore di luce cambia spiega il responsabile commerciale - e da aprile in poi valuteremo se farlo al crepuscolo, verso le ore 20-21». Il servizio notturno, invece, è garantito per tutto l'anno, fino al 3 dicembre 2019. 

PIU' TRANQUILLIIl servizio è partito: 195 nuclei familiari, divisi tra persone anziane e famiglie con figli piccoli, hanno deciso di sfruttare anche questo ultimo deterrente. Il compito della vigilanza privata è proprio questo: cercare di scoraggiare possibili ladri, rendere meno possibile la possibilità che avvengano dei furti. Un sistema che, in altri comuni come Farra di Soligo e Conegliano, è già attivato da un paio d'anni. «In questo consiste il nostro servizio: non è quello di arrestare i malviventi, sia chiaro, ma quello di creare un deterrente contro i ladri». Negli ultimi tempi, la proposta è stata accolta in massa: sintomo di cittadini estenuati e che hanno riposto nella vigilanza privata una fiducia inaspettata, pronto a espandersi come una macchia d'olio. «Vogliamo rispondere in modo positivo a questa fiducia concludono e come sempre, metteremo la massima professionalità, proprio per dare serenità e sonni tranquilli a chi aderito a questo progetto». Il servizio parte, e le prime felicità riguardano soprattutto le donne. «Io sicuramente sono più tranquilla commenta Tatiana, una residente di Roncade lo trovo rassicurante: a volte mio marito torna tardi, ma in alcuni casi deve assentarsi da casa per qualche giorno a causa del lavoro. Avere un numero che si può contattare in caso di bisogno è una tranquillità psicologica non indifferente. Qualche mamma riporta, dopo aver parlato con delle conoscenti - ha detto che ora abbiamo fatto tutto quel potevamo fare per metterci al sicuro, se poi dovesse accadere qualcosa non avremo più sensi di colpa». 
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Il Gazzettino