Troppi dispetti ai vicini di casa coppia 80enne sotto processo

Troppi dispetti ai vicini di casa coppia 80enne sotto processo
SEDICO - Nemmeno il figlio voleva viverci vicino, tanto che alla fine mise in vendita quella casa per andarsene il più lontano possibile da quel padre 80enne. I malcapitati...

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SEDICO - Nemmeno il figlio voleva viverci vicino, tanto che alla fine mise in vendita quella casa per andarsene il più lontano possibile da quel padre 80enne. I malcapitati che l'acquistarono si ritrovarono in un incubo, secondo quanto raccontato. Ora sono parte civile in un procedimento per stalking, che vede sotto accusa marito e moglie, lui 80enne, lei poco più giovane. Sono i vicini che abitano in quella bifamiliare del Mas e che renderebbero la vita impossibile a chiunque abiti accanto a loro. Ieri mattina il caso è approdato di fronte al giudice Enrica Marson. Siamo ancora alle fasi preliminari del procedimento giudiziario, perché si doveva capire se l'uomo fosse capace di intendere e volere. Ieri, con la deposizione del perito Fabio Candeago, lo psichiatra nominato dal giudice, è arrivato  il via libera al processo: l'80enne è capace di intendere e volere. Erano presenti, oltre al giudice e il pm Simone Marcon gli avvocati delle parti: Jenny Fioraso (studio Giorgio Azzalini) per l'imputato 80enne, l'avvocato Pierluigi Cesa per la coppia di vicini, già costituita parte civile in una precedente udienza. Il caso è stato rinviato al 28 maggio quando marito e moglie sotto accusa per stalking potranno decidere di scegliere eventuali riti alternativi.

La denuncia sarebbe partita quando i vicini sono riusciti a raccogliere le prove di quello che stavano subendo. Pur non più giovanissimi si sarebbero armati di smartphone e avrebbero cominciato a registrare quei continui insulti. Sarebbero così riusciti addirittura a cogliere sul fatto il vicino stalker con un video. Era il giorno in cui l'80enne, in uno dei suoi deliri senza motivo, avrebbe preso il tubo dell'acqua e avrebbe iniziato a annaffiare la coppia di vicini che stava prendendo sul sole sul balcone. Proprio nel momento dell'aggressione le due vittime avrebbero tirato fuori il telefono e ripreso la scena. Tra gli altri attacchi del vicino c'erano stati ingiurie di ogni tipo e anche un maxi-cartello esposto sulla strada in cui l'80enne li paragonava a un disabile noto in paese. 

Ma se il figlio aveva scelto di fuggire mettendo in vendita la casa, i due vicini hanno combattuto e combatteranno in Tribunale per riuscire a vivere una vita tranquilla in quell'abitazione comprata con tanti sacrifici. I vicini aguzzini invece, marito 80enne e la moglie che avrebbe concorso nel reato, sono nei guai per stalking e rischiano il processo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino