La conferma dei tecnici: «Ponte di Boara a rischio». Ma servono 3 milioni

La conferma dei tecnici: «Ponte di Boara a rischio». Ma servono 3 milioni
ROVIGO - Le condizioni del ponte della Statale 16 a Boara sono drammatiche. Ieri, tra le 11 e le 16, gli operai incaricati da Anas hanno svolto dei carotaggi sul ponte per...

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ROVIGO - Le condizioni del ponte della Statale 16 a Boara sono drammatiche. Ieri, tra le 11 e le 16, gli operai incaricati da Anas hanno svolto dei carotaggi sul ponte per esaminarne lo stato di salute, al termine dei quali hanno ricevuto le prime conferme su quanto sia ammalorato il ponte che unisce le province di Rovigo e Padova. Un tratto stradale frequentato, con alti flussi di traffico, la cui potenziale chiusura per la sistemazione totale dell’infrastruttura vecchia decine di anni riporta alla mente quella avvenuta, sempre lungo la stessa strada statale, ad Occhiobello con il ponte sul Po. Quello che si intravede all’orizzonte è una manutenzione straordinaria come quella avvenuta l’anno scorso tra Rovigo e Ferrara, per un intervento il cui costo preventivato è di almeno tre milioni di euro. È da anni che si inseguono le voci sulla necessità di mettere mano al vecchio ponte sull’Adige, sollecitato dal continuo e quasi ininterrotto passaggio di mezzi per tutta la giornata.  

TRAFFICO INTENSO

Dalle più leggere automobili ai più ingombranti tir, sono in molti ad utilizzare quel passaggio per raggiungere il casello autostradale di Boara Pisani, oppure, per chi proviene da Padova, per raggiungere il capoluogo polesano. Il problema è che, proprio per la sua importanza, si è continuamente posticipata la chiusura al traffico per poterci mettere le mani definitivamente. Invece, ad oggi, gli unici interventi avvengono di notte, quando il traffico è minore, per poter chiudere le buche e tamponare le situazioni più emergenti. Però, sono anni che la gente che vive in quella zona e che lo attraversa a piedi che racconta di piccoli pezzi di metallo che cadono nell’Adige, che le vibrazioni ogni anno diventano sempre più forti e che persino esteticamente non dimostra di avere quella salute necessaria per poterlo percorrere serenamente in auto. L’ispezione di ieri è solo l’ultima di quelle finora portate avanti da Anas, che sta effettuando una campagna di indagini sull’impalcato del ponte sull’Adige. Queste analisi accompagnano gli studi preliminari, in corso di svolgimento, necessari al fine di definire al meglio le varie ipotesi progettuali alla base dei futuri interventi di riqualificazione del ponte, da valutare, vista l’importanza strategica dell’opera, anche di concerto con le varie amministrazioni locali. A tal fine Anas spiega che sono stati inseriti nella proposta di rimodulazione del contratto di programma Anas/Ministero dei Trasporti, in fase di approvazione al Comitato Interministeriale di Programmazione Economica, interventi di manutenzione programmata per circa 3 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino