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SPILIMBERGO - Bruno Cinque, già esponente di spicco nell’ambito del centrodestra cittadino, tra gli organizzatori della rievocazione in costume che ha suscitato clamore in tutta Italia per l’utilizzo di divise naziste chiede scusa. «In questa settimana l’amministrazione di Spilimbergo e la sua comunità hanno ingiustamente subito un danno reputazionale, provocato da una iniziativa mal riuscita e poco opportuna che è sfuggita alle nostre intenzioni - fa sapere in una breve nota -, ovvero di dare rilievo all’evento e di contestualizzarlo storicamente con la presenza di figuranti appartenenti ad associazioni d’arma italiane che non potevano certamente essere di natura nazista». «Desidero sottolineare quanto l’associazione del mio nome al male assoluto del nazismo e a coloro che inqualificabilmente ne hanno nostalgia, abbia procurato prima di tutto a me sofferenza e rammarico - ha aggiunto -. Nessuno dei presenti intendeva mettere in scena una rievocazione di tempi tragici, ma tale è stato l’effetto e per questo sono doverose le mie più sentite scuse».
LA MANIFESTAZIONE
Poche ore prima di questo mea culpa, più di 100 persone si erano riunite sotto il municipio di Spilimbergo per il presidio antifascista lanciato dal Gruppo Giovani NoInc. «Il gruppo ha deciso di organizzare un’iniziativa apartitica - fa sapere il portavoce Francesco Franz - in risposta alla vergognosa figura su scala nazionale derivante alla comparsata in divisa nazista al teatro Miotto della scorsa settimana, organizzata da un esponente di Fratelli d’Italia».
Il Gazzettino