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BELLUNO - Due passi dolomitici chiusi per tutta la giornata, impianti a singhiozzo e in alcuni casi completamente serrati e raffiche di vento stimate a 150 chilometri orari (i dati precisi dell'Arpav si avranno solo oggi, a 24 ore dall'evento). È la giornata che si è vissuta ieri nel Bellunese, dove la violenza del Foehn, il vento caldo e secco, ha fatto tornare in mente le giornate della tempesta Vaia (in quel caso però le raffiche erano di 200 chilometri orari). Il maltempo ha interessato anche la Marmolada e il suo ghiacciaio: come si legge sul sito marmoladameteo.it alle 6,14 di ieri si sono registrati 156 chilometri orari. I disagi ci sono stati anche per la viabilità: chiusi ieri i passi Duran e Valparola. Quasi una quarantina gli interventi dei vigili del fuoco del comando bellunese che hanno lavorato fin dalle prime luci del giorno per far fronte a piante in strada, lamiere pericolanti e anche edifici scoperchiati. Particolarmente colpite le zone dell'Agordino e di Cortina. Il vento ha colpito duro anche nella vicina regione Friuli Venezia Giulia, nella zona della Carnia con diversi disagi e un'auto centrata da una pianta, con una famiglia miracolata.
I DISAGI
Per tutta la mattina di ieri e buona parte del pomeriggio la provinciale 347 del Passo Duran è rimasta chiusa al traffico a causa di alcuni abeti e larici abbattutisi sulla sede stradale. È il valico alpino fra i comuni bellunesi di La Valle Agordina e Zoldo Alto. Il fatto è avvenuto in località Mota Bianca, sul versante agordino del passo. La caduta delle piante ha divelto anche i guard rail posti a protezione della strada. Fortuna ha voluto che in quel momento non transitasse alcun veicolo. Gli uomini di Veneto Strade hanno provveduto alla rimozione degli alberi caduti e alla pulizia della strada, che dalle ore 16 circa è stata riaperta al traffico. È la neve ventata invece che ha causato la chiusura della provinciale 24 Valparola da Passo Falzarego, il passo che mette in comunicazione l'Agordino con la valle d'Ampezzo. Il forte vento ha causato cadute di tegole, lamiere e calcinacci nel centro abitato di La Valle Agordina, anche da edifici prospicienti le sedi stradali, senza tuttavia causare danni alla viabilità e nella frazione di Ronche. Casi simili si sono verificati anche ad Agordo, Gosaldo, Sedico.
SCIATORI
Chiusi diversi impianti di risalita nella zona del San Pellegrino, del Faloria e Cristallo.
IN FRIULI
Disagi soprattutto in Carnia, per la caduta di alberi e di cartelloni stradali, ma anche per lo scoperchiamento di un edificio disabitato. L'episodio più grave si è verificato a Forni di Sopra (Udine). Un ramo spezzato ha centrato un'auto su cui viaggiava una famiglia: nessuno degli occupanti è rimasto ferito seriamente. L'equipaggio di un'ambulanza, proveniente da Ampezzo, si è limitato a controllare una persona, per la quale non è stato necessario il ricovero in ospedale. La strada è rimasta chiusa per circa mezz'ora. La squadre comunali di Protezione Civile sono intervenute questa mattina anche a Paularo: le raffiche, oltre ad aver distrutto il tetto di una casa, hanno spostato anche le coperture di un'autorimessa pubblica.
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Il Gazzettino