I venti di primavera scaricano immensi cumuli di neve sulle strade, e sono problemi grossi

I venti di primavera scaricano immensi cumuli di neve sulle strade, e sono problemi grossi
ROCCA PIETORE - (R.G.) Il Fedaia si conferma, in inverno, passo con grossi problemi viari. Per colpa di quel paio di chilometri trentini che la Provincia autonoma non si decide a...

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ROCCA PIETORE - (R.G.) Il Fedaia si conferma, in inverno, passo con grossi problemi viari. Per colpa di quel paio di chilometri trentini che la Provincia autonoma non si decide a ripulire, e soprattutto a mettere in sicurezza una volta per tutte, turisti e pendolari del lavoro sono bloccati (i pendolari, in particolare modo, per raggiungere le valli trentine devono deviare sul passo San Pellegrino allungando di molti chilometri la strada). «E intanto si buttano al vento i milioni messi a disposizione del Fondo Comuni di confine», commenta il sindaco Andrea De Bernardin che ieri ha scritto al consigliere provinciale trentino leghista Alessandro Savoi che, a sua volta, ha presentato la situazione in una critica interrogazione circa la chiusura del valico anche nei giorni di atteso turismo del ponte della Liberazione.


«I primi caldi della primavera - spiega il primo cittadino rocchesano - ha scaricato a valle immensi cumuli di neve. Il punto più critico è quello, tutto trentino, tra il passo e la diga. Minori i problemi nel tratto tra la diga e Canazei. Quasi inesistenti, infine, le problematiche sull'area bellunese da Malga Ciapela al passo. Il nodo cruciale, quindi, resta quel paio di chilometri che ha bisogno di essere riparato da un serio impianto di paravalanghe con tettoie (e in alcuni punti sono sufficienti ferma-neve)»...
 
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Il Gazzettino