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MESTRE - I Nas nelle mense scolastiche della città. I carabinieri del nucleo anti sofisticazione di Treviso, infatti, in linea con la campagna di controlli a livello nazionale finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di refezione degli istituti scolastici, hanno passato al setaccio scuole e centri di cottura. Nel Veneziano, delle otto scuole ispezionate quattro presentavano delle irregolarità. Sette le multe erogate per un totale di 4.400 euro: una per il mancato aggiornamento della documentazione e delle autorizzazioni, una per carenze igieniche, 3 per inadeguatezze igienico strutturali, una per mancata attuazione dell'Haccp (l'insieme di procedure mirate a garantire la salubrità degli alimenti) e anche una per violazione al divieto di fumo. Un bilancio tutto sommato positivo rispetto a quanto riscontrato dai militari nelle altre due province di competenza, Treviso e Belluno: qui, infatti, sono stati sequestrati anche 60 chili di alimenti non tracciati o scaduti. Nel Veneziano, invece, le materie prime erano tutte regolari e sicure. I problemi principali riscontrati dai Nas sono legati soprattutto alle sale di refezione dei piccoli asili: in quelli grandi, ovviamente, c'è una maggiore attenzione e un maggior controllo. Nelle strutture un po' più ridotte, molto spesso, i carabinieri hanno trovato delle irregolarità che per quanto minime, vanno sanzionate. Il criterio con cui sono state scelte le scuole da ispezionare si sviluppa su un doppio binario: da una parte si sono considerate le segnalazioni dei genitori o altri cittadini, dall'altra alcune erano ispezioni a campione già calendarizzate.
L'OPERAZIONE
L'operazione del corpo dei Nas a livello nazionale ha interessato 1.058 aziende di ristorazione collettiva operanti all'interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido fino agli istituti superiori, sia pubbliche che private.
Il Gazzettino