Il video dello scandalo dura 26 secondi: si vede il sole arrossare le nubi sulla laguna e in cabina di comando del vaporetto, al posto del capitano, una turista giapponese. Dietro...
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«Come azienda abbiamo il compito di far rispettare i dettami e gli incarichi. Noi ci comportiamo bene e vogliamo che facciano così anche i nostri dipendenti. È finito il tempo in cui ognuno faceva quello che gli passava per la testa - puntualizza il numero uno di Actv - Queste cose non le accettiamo più».Soprattutto ora, che basta avare un cellulare per mostrare al mondo uno sgarro simile. Che comunque, fanno sapere dall'azienda di trasporti, è in netta diminuzione rispetto agli anni scorsi: nel 2018 infatti si sono verificato solo un paio di casi in cui la cabina di comando è stata aperta ai passeggeri.
«BISOGNA CAPIRE»
Scalabrin, poi, prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche, cercando di smorzarle sul nascere. «Penso che i due dipendenti fossero in buona fede, sapendo di rischiare il posto di lavoro non avrebbero mai fatto accomodare una turista al posto che spetta al capitano e ai marinai - puntualizza - La vedo come una gentilezza tipica dell'accoglienza veneziana anche perché abbiamo analizzato bene il video e come siamo stati in grado di capire chi fossero i nostri due dipendenti, altrettanto posso dire che la giovane turista non stava guidando e quindi non c'è stato nessun pericolo per l'incolumità delle altre persone a bordo».
Un viaggio in prima classe che comunque aveva suscitato più di un malumore tra i passeggeri di quel vaporetto. «Era quasi vuoto - conclude il presidente - ma questo non vuol dire che non verranno presi dei provvedimenti, che saranno anche severi. E anche se si è trattata di una leggerezza, pagheranno».
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Il Gazzettino