VENEZIA Siete in vacanza sul lago di Garda o sul litorale veneto e volete fare un giro per piazza San Marco il giorno di Ferragosto? Preparatevi a sborsare 8 euro a testa prima...
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TARIFFE DIFFERENZIATE
Dopo tre rinvii (il tributo sarebbe dovuto partire con la primavera di quest'anno) l'amministrazione comunale presieduta dal sindaco Luigi Brugnaro ha dapprima fissato i tempi e le modalità di pagamento e poi ha stabilito il calendario turistico, per differenziare l'obolo che sarà richiesto a chi arriva in treno, con il taxi e con le barche granturismo. Lo scopo della nuova tassa è infatti quello di scoraggiare i turisti mordi e fuggi nei giorni più affollati con tariffe via via più svantaggiose. Come vengono decisi i giorni? In base alle statistiche pubblicate sull'Annuario del turismo, che divide le giornate in verdi (minore afflusso), bianche (ordinarie), rosse (criticità) e nere (eccezionale criticità).
Dal primo luglio al 31 dicembre 2020 ci saranno 178 giorni ordinari con tariffa di 3 euro, cinque giorni da bollino rosso con tariffa di 6 euro e un giorno da bollino nero con tariffa di 8 euro. Nello specifico, i giorni da rossi sabato 25 luglio e sabato 1, 8, 22 e 29 agosto, mentre l'unico da bollino nero è stato ipotizzato per sabato 15 agosto. Chi arriva in nave, pagherà una tariffa flat di 5 euro.
CHI DEVE PAGARE
Queste sono le tariffe, per così dire, promozionali o d'avviamento perché dal 2021 scatteranno quelle ordinarie: bollino verde 3 euro, bollino bianco 5 euro, bollino rosso 8 euro e bollino nero 10 euro, sempre a testa. La riscossione sarà alla fonte solamente per le crociere, mentre in tutti gli altri casi sarà fatta attraverso portali internet o macchinette nelle principali stazioni ferroviarie. Addetti del Comune si occuperanno di controllare il pagamento dei turisti salendo su treni autobus e barche. Questo perché la riscossione attraverso i vettori ferroviari e automobilistici avrebbe comportato problemi insormontabili nell'adeguamento del software della bigliettazione, vista l'enorme casistica di esclusioni, sconti ed esenzioni. Ora i vettori avranno l'obbligo di fare un'adeguata attività informativa verso i passeggeri e di consentire l'attività di verifica del corretto adempimento agli obblighi tributari in capo ai singoli passeggeri da parte del Comune.
MENO TASSE PER I RESIDENTI
«È la prima volta che il contributo di accesso si applica ad una città capoluogo - commenta l'assessore al Bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin - ed è una buona opportunità per la gestione dei flussi della nostra unica città e per il miglioramento dei servizi al cittadino. Già dal 2020 una parte del ricavato sarà destinato ad abbassare la tassa sui rifiuti a carico dei veneziani, i quali pagano attualmente anche lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai turisti».
Per l'anno 2020, il Comune ha previsto di incassare 5 milioni e mezzo, ma si tratta di una cifra prudenziale. Dal 2021 i milioni saranno 14 e potrebbero crescere con l'affinarsi dei controlli, visto che all'inizio ci saranno certamente molte falle e sarà possibile solo una verifica a campione.
Michele Fullin Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino