La fantastica cavalcata di una squadra di guerrieri

Venezia, i protagonisti dell'ascesa

L'esultanza per la promozione in serie A
VENEZIA - Apoteosi arancioneroverde, dopo vent'anni il Venezia è di nuovo grande nel paradiso calcistico della Serie A. I leoni di Paolo Zanetti hanno completato ieri...

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VENEZIA - Apoteosi arancioneroverde, dopo vent'anni il Venezia è di nuovo grande nel paradiso calcistico della Serie A. I leoni di Paolo Zanetti hanno completato ieri sera al Penzo contro il Cittadella, con un pareggio ad alta tensione, la loro esaltante cavalcata, splendida seppur orfana per tutto l'anno dei tifosi costretti in divano dalla pandemia. Una promozione sicuramente inattesa rispetto a quelle del 1998 con Walter Novellino e del 2001 con Cesare Prandelli addirittura miracolosa per certi versi, senza con ciò voler sminuire e far passare per fortunata o casuale un'impresa figlia della capacità di programmare. Un nuovo progetto avviato appena una settimana dopo aver conquistato la salvezza, grazie al 3-1 del Penzo sul Perugia all'ultima giornata.


IL CAMMINO
Il Venezia il 7 agosto fa uscire da dietro le quinte i profeti in patria Mattia Collauto e Paolo Poggi, investendoli dei ruoli di direttore sportivo e responsabile dell'area tecnica, annunciando poi alla vigilia di Ferragosto il nuovo allenatore Paolo Zanetti. Il 23 agosto la squadra sale in ritiro a San Vito di Cadore e a pelle nelle amichevoli desta subito una buona impressione, battendo 1-0 l'Udinese di Serie A, rimontando due volte sul 2-2 il Pordenone semifinalista nei playoff di B, e vincendo 6-1 in casa del Modena di C. Il 26 settembre all'esordio in campionato il rigore di Aramu condanna il Vicenza al Penzo, dove però passa il Frosinone; con lo 0-0 di Cremona i lagunari sono decimi, ma passano tre giornate e sono già terzi (non prima di aver portato ai rigori il Verona in Coppa Italia), dopo aver rifilato all'Empoli dell'ex Dionisi un 2-0 rimasto l'unico ko dei toscani fino alla 35. giornata. L'inatteso scivolone di Reggio Emilia viene dimenticato con 8 punti nelle successive 4 uscite malgrado i 2-2 in rimonta subiti a Brescia e Lecce a dicembre però, ancor più dei ko interni con Monza e Salernitana, il vero intoppo è l'esclusione di Maleh per il suo no al rinnovo contrattuale. Il peggior momento coincide con l'assenza del futuro fiorentino, ma dalla sua riabilitazione il Venezia torna a volare: Modolo e compagni escono per un attimo dai playoff dopo lo stop col Pordenone, ma a febbraio decollano conquistando 5 vittorie in sei giornate con in mezzo lo 0-0 di Vicenza. Modolo e soci fanno visita alla capolista Empoli da terzi in classifica, tornano a casa con un 1-1, battono la Reggiana (manco a dirlo in rimonta) il 1. marzo e raggiungono l'apice al secondo posto a -1 dalla vetta. Addirittura la promozione diretta sembra alla portata, invece qualche inciampo al Penzo e il furto di Salerno consigliano di puntare a consolidarsi nei playoff.


PLAYOFF


Detto fatto, battuto il Chievo 3-1 il 1. maggio, tre giorni dopo a Pisa il rigore di Forte al 93' regala la matematica certezza di spareggiare per la A, partendo dal quinto posto blindato con l'1-1 di Cittadella. Il resto è solo cronaca del definitivo volo nel gotha, con buona pace di Chievo, Lecce e Cittadella costrette a cedere il passo ai leoni terribili.
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Il Gazzettino