VENEZIA - Un salone della nautica di lusso all'Arsenale? Perché no? Anzi, nel 2019 un desiderio potrebbe diventare realtà e proiettare Venezia nell'olimpo...
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Da venerdì 22 a domenica 24 si svolgeranno proprio a Venezia le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della società, che coinvolgeranno gli armatori provenienti da tutto il mondo e un parterre selezionato di ospiti in un weekend ricco di attività, all'insegna del glamour e dell'eccellenza made in Italy. Proprio in occasione delle celebrazioni, l'Arsenale sarà la cornice del debutto in anteprima mondiale del nuovo Ferretti 670, che sfilerà davanti a Piazza San Marco.
Avvocato Galassi, perché ha scelto Venezia per celebrare il mezzo secolo del cantiere?
«Amo follemente Venezia e la rispetto da sempre. Quando mi sono chiesto quale sarebbe stata la città ideale per festeggiare i 50 anni dell'azienda non ho avuto dubbi: nessuna città è al livello di Venezia. Per me è la città più bella, ha il mare e una storia eccezionale. Ferretti nasce sull'Adriatico e non ci poteva essere altro luogo».
Deve essere emozionante poter esporre all'Arsenale.
«Abbiamo pensato di portare una piccola flotta sul luogo dove si sono sempre costruite navi, e che navi, e dove c'è la Biennale. Mi è sempre piaciuto quello spazio che ho sempre visto dalla parte opposta, da visitatore della Biennale d'arte e di architettura. Avere la possibilità di esporre 10-12 navi della flotta è per me un onore. Mi sembrava un primo passo verso il salone nautico di alto livello».
Ecco, un salone nautico di lusso è qualcosa di inedito. Pensa che si possa fare ?
«L'idea del sindaco Luigi Brugnaro è ottima. Se gli italiani si mettono insieme a fare cose belle, non hanno rivali al mondo. Io non finirò mai di ringraziare Venezia per come siamo stati accolti e vedrei di buonissimo occhio un salone della nautica di lusso. Se sarà possibile, l'anno prossimo mi piacerebbe ritornare a Venezia, lo dico già, e mi piacerebbe estendere l'iniziativa a qualche amico e concorrente. Non penso diranno di no».
Cosa succederà da venerdì?
«Porteremo personalità da tutto il mondo, armatori e clienti, che avranno la possibilità di visitare Venezia e alcuni luoghi particolari, come palazzo Ducale e l'Arsenale, dove ci saranno gli eventi. Tanto per dire mediamente una barca vale 3,5 milioni, quindi è una clientela ricca, culturale, che darà lavoro all'indotto dei negozi, degli alberghi, della ristorazione e farà una bellissima pubblicità alla città. Presenteremo un modello in anteprima mondiale, poi ci sarà il concerto di Umberto Tozzi, artista italiano che all'estero conoscono molto, che festeggia i 40 anni di Ti amo.
Come vanno gli affari?
«Diamo lavoro a 1.500 persone in 7 cantieri italiani e facciamo 620 milioni di fatturato. Il settore sta andando bene, anche se è diverso dallo scorso anno. Ci sono delle attese e le attese non aiutano a fare scelte impegnative. Stiamo andando meglio dello scorso anno e spero che la tendenza sia confermata».
Nel 2012 è entrato nel capitale un fondo cinese, ha portato bene?
«Benissimo. È un socio intelligente che ci crede e lascia gestire agli italiani e tutti i lavoratori sono italiani. Ci chiede di investire 30 milioni l'anno in ricerca, e in Italia. Sinceramente, meno male che ce li abbiamo. Sono lungimiranti, industriali e ci hanno portato il mercato cinese. L'Estremo Oriente vale il 18-20 per cento del fatturato. Proprio oggi abbiamo venduto un 33 metri a Hong Kong, ma il 60 per cento del nostro business resta in Europa e in Italia facciamo il 10-15 per cento».
Come ha trovato ultimamente Venezia, lei che è un visitatore abituale?
«L'ho trovata migliorata, ma onestamente molto affollata, anche se leggo che questo non è un bene. È migliorata nei servizi alberghieri e dal punto di vista istituzionale c'è un ottimo rapporto. Il miglioramento si percepisce. Chi la vive, magari avrà percezioni diverse, ma io l'ho vista più bella, più pulita e con la voglia di migliorarsi ancora». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino