Selfie spericolati e rive pericolose: così i turisti finiscono in acqua

Selfie pericolosi sulle rive
VENEZIA - Un bello scorcio, irresistibile ai click della macchina fotografica e via, il più è fatto. Il turista si avvicina alla riva, non resiste al fascino del...

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VENEZIA - Un bello scorcio, irresistibile ai click della macchina fotografica e via, il più è fatto. Il turista si avvicina alla riva, non resiste al fascino del gradino e le alghe traditrici lo accompagnano in acqua. Non sempre dolcemente. Come è successo mercoledì sera a Jacob, il bimbo di 7 anni scappato per un attimo fatale all’attenzione dei genitori, che se non fosse stato per Sara, la 49enne veneziana che l’ha salvato, non sarebbe più tornato a riva. 

Il problema delle rive scivolose è ben noto ai veneziani, ma ai turisti no, e trovandosi davanti a una città fuori dal comune rischiano ogni giorno di finire in acqua. 
PUNTI PERICOLOSI
Potenzialmente, ogni riva veneziana può causare un problema allo sprovveduto che si avvicini troppo a quello che i veneziani chiamano semplicemente “el verde”. Al Sotoportego de le Acque i gondolieri, pur preferendo non essere espliciti, lanciano occhiate più che eloquenti: i “tuffi” involontari ci sono anche lì. «Piuttosto - prosegue Valentina, commerciante - abitando in zona di calle Fiubera, posso dire con certezza che spesso quando scendono dalle gondole scivolano e cadono in acqua. In un caso, che ho visto direttamente, ho anche chiesto se volessero cambiarsi di abito o se avessero necessità di una maglietta». 
 
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Il Gazzettino