VENEZIA Niente Notte “Famosissima” per la revoca dello spettacolo pirotecnico, niente Redentore. Sarà perché era freschetto, sarà perché i...
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POCHI TAVOLI
Quanto alle tavolate, lo spazio disponibile per la prima volta era superiore alle necessità. Alla Giudecca qualche residente ha messo fuori tavoli e sedie, l’Ostello per la prima volta non ha occupato lo spazio davanti. C’è chi si è lamentato perché certi ristoranti si sarebbero allargati a dismisura a scapito di quei pochi residenti che volevano rispettare la tradizione. Alle Zattere, solo 3-4 tavolate a San Basilio e poi basta. Solo gente seduta in riva e tanta che passeggiava.
Insomma, una serata di luglio affollata, ma non Redentore nell’accezione popolare del termine, nonostante gli sforzi dell’organizzazione (Comune e Vela) per non far mancare troppo i foghi ricorrendo ai palcoscenici galleggianti in giro dalle 19 alle 23. Bello, ma anche in questo caso si è capito che i veneziani da soli non bastano a riempire gli spazi, poiché sono mancate tutte (o quasi) le barche dal resto della laguna, dall’entroterra e dal litorale. Mancavano anche gli yacht.
GARAGE PIENI
La gente dalla terraferma, invece è arrivata in massa. L’autorimessa Comunale era al completo e il garage San Marco quasi. Gli spazi davanti ai bar dell’Erbaria, di Cannaregio, di Santa Margherita abbondavano di giovani e meno giovani con lo spritz tra le mani. Tanti ristoranti erano prenotati. Insomma, dopo la chiusura per Covid sono state poche le occasioni per festeggiare tra amici e il Redentore sarebbe dovuto essere il ritorno alla socialità normale.
Così non è stato e la gente, invece di sedersi sulle rive lo ha fatto nei bar e nei ristoranti. Alcuni di questi (Ristorante Nevodi, H2no, Ristorante al Colombo, Ristorante Ogio, Ristorante Riviera del Leon) hanno offerto intrattenimento musicale.
MUSICA IN ACQUA
In canal Grande son passati i Batisto Coco, Furio e gli Ska-J, i Pitura Stail e Josmil Neris e i Laguna Swing a rallegrare il grigiore che si rifletteva dal cielo (applauditi anche dal sindaco Luigi Brugnaro) e la gente sulle rive e in barca cominciava a ballare e a canticchiare.
In un clima comunque spensierato, le uniche luci di ufficio accese erano quelle della smart control room del Comune, al Tronchetto. Lì c’era il comandante della polizia locale, Marco Agostini, a coordinare le centinaia di agenti schierati su tutta la città.
LE FORZE DELL’ORDINE
«C’è abbastanza gente - ha detto ieri attorno alle 20.30 - i garage di piazzale Roma sono pieni e le barche cominciano ad arrivare. Prima il tempo non era favorevole».
L’unico timore era che, con un gran numero di persone giovani venute a festeggiare in città (e sono continuate ad arrivare fino a dopo le 21), ad una certa ora si portassero tutti verso il Lido a “far mattina” in spiaggia.
«Siamo comunque preparati a controllare che non si verifichino problemi - ha aggiunto Agostini - abbiamo uomini e mezzi a sufficienza. Proprio ieri mattina abbiamo portato i quattro “quad” al lido per il servizio controllo spiagge e sono già stati utilizzati».
In via Garibaldi gran pienone con i ristoranti che hanno allestito tavolate anche al centro con menu a prezzi “democratici” senza servizio né coperto. Quattro locali hanno proposto musica attraverso casse collegare in wireless. A Castello, comunque, tanti veneziani si sono portati il tavolo da casa anche in riva e veneziani erano per lo più gli avventori dei ristoranti.
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Il Gazzettino