VENEZIA - «Non produce inquinamento da rumore, essendo completamente silenzioso, né atmosferico, e abbatte pure il moto ondoso: è il futuro di Venezia»....
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A bordo del mezzo, con lui, il presidente di Transfluid, Ugo Pavesi, e il responsabile sviluppo progetti innovativi in Bimotor, Filippo Brunero, in rappresentanza delle aziende che hanno curato la trasformazione dell'imbarcazione, dotata ora di un sistema HM560-12 che abbina il motore a combustione interna Diesel ad una macchina elettrica a magneti permanenti da 12kW, alimentata da un banco batterie da circa 10 kWh. Il motore elettrico consente al motoscafo una velocità di crociera di circa 6 nodi, con un'autonomia di circa 90 minuti, al termine dei quali però, le batterie possono essere ricaricate direttamente a bordo, utilizzando il motore diesel.
«È una sperimentazione - ha aggiunto Brugnaro - che presentiamo al Salone nautico, convinti che questa sia una soluzione ideale per il traffico acqueo di Venezia, e che speriamo, con l'aiuto anche delle categorie economiche e produttive, possa essere utilizzata in larga scala nel prossimo futuro per risolvere una volta per tutte il problema del moto ondoso».
Il Gazzettino