Bottiglie di plastica e rifiuti galleggianti: il margine della barena è diventato un enorme immondezzaio

Rifiuti lungo la gronda lagunare tra Campalto e Tessera
VENEZIA - «E’ nel frequentare questi ambienti che hai...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - «E’ nel frequentare questi ambienti che hai consapevolezza di quanto potere distruttivo abbiano le attività turistiche e l’incuria dell’uomo». Così Claudio Piovesan, presidente dell’associazione ambientalista “La Salsola” di Campalto, nel vedere la situazione di degrado in cui versa in questo periodo l’area di gronda lagunare compresa tra il parco di San Giuliano e il canale di Tessera. Il margine della barena è, infatti, diventato in un enorme immondezzaio, una desolante distesa di rifiuti galleggianti che sotto la spinta delle maree e del vento arriva fino agli argini della conterminazione lagunare. C’è di tutto, anche se contenitori ed oggetti di plastica godono di un primato assoluto. Ci sono bottiglie dalle forme più svariate, involucri e recipienti di tetrapak, scatole di polistirolo, cassette ed oggetti in legno, sacchetti di juta, carte e cartoni di ogni genere, siringhe e tanto altro. Il  fenomeno, durante la bella stagione, è meno evidente perché la natura lo maschera parzialmente con la copertura vegetale, ma quando, con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno cade la maschera, si intravede il vero volto di una laguna deturpata. Questo per dire che la maleducazione non va mai in vacanza e se in certi periodi dell’anno ci pare di notare un miglioramento, è solo perché l’ambiente ci sta dando una mano a nascondere certe nostre mancanze. Sui social, in questi giorni, è un continuo rincorrersi di messaggi che denunciano la triste situazione ed invocano interventi riparatori che, però, latitano. Spesso ad assumersi l’onere di fare pulizia di tanta nefandezza è il mondo dell’associazionismo e del volontariato. La Salsola, infatti, facendo proprie le istanze poste da molti cittadini di non rimanere inermi di fronte a questa situazione, ha deciso di rinnovare anche quest’anno le iniziative di pulizia delle barene con la collaborazione di molte altre associazioni sportive remiere e ambientaliste, con lo scopo di conservare l’integrità naturalistica di questi luoghi. Sabato 30 marzo, dalle 9 alle 13, le operazioni di pulizia verranno concentrate lungo gli argini della barena tra l’area del “sarcofago” e il canale di Tessera, mentre domenica 31, l’intervento sarà esteso all’isola di Campalto. «A Veritas e Comune, oltre alle previste autorizzazioni - dicono gli organizzatori - chiediamo di indicarci il recapito dei rifiuti raccolti e di assicurarci un appoggio concreto per quanto riguarda la fornitura ai volontari di sacchetti per la raccolta e guanti».

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino