Lancioni che fanno il pieno di turisti: arriva la stangata del Comune

Lancioni che fanno il pieno di turisti: arriva la stangata del Comune
VENEZIA - Clamoroso giro di vite del Comune sul Tronchetto proprio a ridosso di Carnevale. I proprietari dei lancioni, che ogni giorno fanno il pieno di turisti nell'isola...

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VENEZIA - Clamoroso giro di vite del Comune sul Tronchetto proprio a ridosso di Carnevale. I proprietari dei lancioni, che ogni giorno fanno il pieno di turisti nell'isola Nuovissima entro il 14 di questo mese dovranno pagare gli arretrati della tassa di utilizzo dei pontili per il 2016, poi avranno altri 10 giorni per regolare il 2017 e altri 10 per il 2018. Al massimo in 30 giorni, dunque, e cioè per i primi di marzo, dovranno mettersi in pari e per alcuni di loro saranno batoste da un centinaio di milioni di euro. Stiamo parlando dei canoni che i lancioni devono versare ogni anno in massimo quattro rate nelle casse di Avm per l'utilizzo dei pontili. I 5 milioni di turisti che ogni anno arrivano in pullman al Tronchetto e che vengono fatti salire sui lancioni, infatti, devono per forza imbarcarsi utilizzando i tre pontili gestiti da Avm. Ebbene, per l'utilizzo di quei pontili ma i canoni si pagano anche per l'attracco a Riva degli Schiavoni oppure alle Fontamenta Nuove - ogni anno ogni lancione paga un tot - mediamente si tratta di circa 1 mila euro. Poco o tanto che sia, fatto sta che in pochissimi pagano. 

 
ABUSIVIE fra i morosi del Tronchetto guarda un po' ci sono anche i malavitosi che da sempre fanno il bello e il brutto tempo con il turismo organizzato nell'Isola Nuovissima. Anche perché non si limitano a lavorare spessissimo in nero, ma adesso si scopre che evitano di mettere mano al portafogli anche se si tratta di cifre 15mila uero - che riescono ad incamerare in un week end di bassa stagione. 
LE CIFREMa adesso Ca' Farsetti batte cassa e nei giorni scorsi ha inviato le lettere di diffida a tutte le compagnie di navigazione che sono in ritardo con i pagamenti. Del resto per il 2016 il Comune avanza solo 17 mila 429 euro dai lancioni, ma i mancati introiti per l'utilizzo degli imbarcaderi del Tronchetto nel 2017 sono pari a 521mila euro e per il 2018 parliamo di 1 milione 213 mila 143 euro. Fatti i conti, insomma, si arriva a ridosso dei 2 milioni di euro, quanto basta per tenere aperto un asilo nido per un anno intero. Ma il fatto che pochissimo paghino testimonia per l'ennesima volta come l'isola del malaffare continui a pensarsi al di sopra della legge e delle norme per cui anche gli onesti si seguano al modo di fare dei malavitosi e così nessuno paga. 
IL COMUNE SI MUOVEDel resto è un segreto di Pulcinella che al Tronchetto prima vengono le aziende dei malavitosi, che si accaparrano la crema dell'affare e lasciano agli onesti le briciole, purché si adeguino all'andazzo. Ma forse finalmente si volta pagina. Quel che il Comune di Venezia non ha mai fatto nei decenni e negli anni precedenti, lo fa adesso. Merito dell'assessore alla Mobilità Renato Boraso il quale, evidentemente incurante dei rischi, ha deciso che è arrivato il momento di far capire che è finita la pacchia di chi si è sempre fatto beffe della legge. 
«Certo che devono pagare. E pagare subito. Altrimenti non potranno più attraccare ai pontili del Tronchetto». Il che vuol dire non lavorare. E siccome Carnevale è alle porte, par di capire che il Comune ha possibiltà di dare una stangata coi i fiocchi ai padroni del Tronchetto. Del resto basta guardare alle due principali aziende di Otello Novello detto il Cocco cinese, la Travel venice srl e la Canal Grande srl. Insieme totalizzano un debito con il Comune di 136 mila euro. E solo per il 2017.

IN REGOLA UNO SU TREE il 2018? Diciamo che si farebbe prima a scrivere i nomi di quei pochi che sono in regola e sono proprio pochissimi visto che su 170 ditte registrate, per il 2018 hanno versato regolarmente il dovuto solo 59 ditte. Tutti gli altri non hanno pagato o hanno pagato solo in parte. «Un cittadino che è in ritardo sul pagamento di un qualsiasi tributo comunale viene immediatamente sanzionato, Lor signori invece non si preoccupano nemmeno lontanamente di mettersi in regola a distanza di 24-36 mesi dalla scadenza chiosa Boraso - Io dico semplicemente che devono mettersi nell'ordine di idee di pagare. Subito. Altrimenti troveranno i pontili interdetti. Punto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino