VENEZIA - Un minuto dopo le undici la Regina dei ghiacci si è lanciata nel vuoto. In testa una corona di stalattiti e stalagmiti, su cui trionfava un diadema di fiori...
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Tutto, in una giornata che ha portato a Venezia 120 mila visitatori (record dell'anno), è andato per il verso giusto: i varchi d'accesso installati sotto l'Orologio, sotto il Museo Correr e sui ponti della Paglia e della Zecca (così come i punti di controllo e decompressione) hanno portato a termine il proprio dovere.
Bloccate dagli agenti della questura e della Municipale, in servizio con la vigilanza privata di Vela, bottiglie d'acqua, lattine di birra, termos in metallo, una valigetta in plastica dura e bottiglie di liquori appena uscite dal negozio. Ma anche tre pistole con il tappo rosso sulla canna, corredo di altrettanti costumi da bandito. Carnevale, sì. Ma in sicurezza. Quella garantita dai cecchini e da chi controllava la Piazza dai tetti delle Procuratie. «Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno lavorato per la sicurezza e la pulizia della città», ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro, ieri a San Marco e sopra il campanile (come testimoniano i tweet, ndr) fin dalle 8.30. «Questa è una città che va rispettata e difesa - ha aggiunto - abbiamo organizzato impianti poderosi di sicurezza e di antiterrorismo». Intenso invece, a partire dalle prime ore del pomeriggio, il traffico in città. Nei più classici imbuti, pattuglie di agenti della Municipale a governare la fiumana di turisti con transenne che - in stile semaforo - alternavano i sensi di marcia: ponte della Paglia e le Mercerie sono rimaste intasate per ore.
«FORZA CORTINA»«Dedichiamo questo volo alla candidatura di Cortina e Milano alle Olimpiadi del 2026, una candidatura che Venezia sostiene», sono state le parole di Brugnaro. Il sindaco ha poi glissato sulle polemiche legate al volo di Fedez, annunciata a sorpresa del patròn Diesel, Renzo Rosso, in occasione del Carnevale, e cancellato venerdì forse per la freddezza con cui la città aveva accolto la notizia del lancio del rapper milanese. Che poco c'azzeccava con la tradizione del Carnevale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino