Acqua alta, il Comune pensa di alzare altre parti di città

Acqua alta, il Comune pensa di alzare altre parti di città
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VENEZIA - Acqua alta fuori stagione, il Comune pensa ad alzare altre parti di città. «Come è già stato fatto in calle della Ca’ Doro o in piazza San Marco tra la Torre dell’orologio e poco dopo il campanile verso il Todaro, dove con interventi strutturali di rialzo dei masegni della pavimentazione, si sono guadagnati 15-20 centimetri, guadagnando una protezione a quota 90», spiega il responsabile del Centro Maree Alvise Papa che con l’Amministrazione ha parlato nelle ultime ore, dopo l’acqua alta anomala di sabato sera. Con la pioggia battente e il vento di scirocco che ha spazzato la città, alle 22.55 dell’altro ieri si è raggiunto il picco massimo di 110, per quella che è la quarta acqua alta del mese di maggio dal 1872 ai giorni nostri. 

 Inevitabili i disagi nelle zone allagate – i 110 centimetri determinano l’allagamento del 12% della superficie della città storica – anche perché in queste settimane non sono più disponibili le passerelle che Veritas stende per non bagnarsi e solitamente in uso dal 15 settembre al primo maggio (il periodo è calcolato sulla frequenza dei fenomeni, ma con i cambiamenti climatici in corso a questo punto non è da escludersi possibili modifiche per il futuro, anche perché il contratto di servizio è in scadenza). «Abbiamo ricevuto molte telefonate di persone che sono rimaste sorprese dall’acqua alta fuori stagione e chiedevano informazioni su eventuali peggioramenti e qualche protesta di chi in zona Rialto non ha trovato le passerelle», racconta Papa. Se già da almeno un paio di giorni prima il Centro Maree aveva cominciato ad avvisare i residenti del rischio di finire a mollo, anche con l’invio dei messaggini alle utenze telefoniche delle decine di migliaia iscritti al servizio, giocoforza c’è chi si è trovato spiazzato: soprattutto i turisti anche se, come sempre in queste condizioni, per più di qualcuno la Venezia con l’acqua alta nottetempo è stato un altro elemento di attrazione. Quello dell’altro ieri, peraltro, non è un episodio isolato: per ieri verso le 23.30 le previsioni davano un altro picco attorno al metro, mentre anche oggi la situazione resta critica, classificata sempre con il codice giallo indicatore di marea sostenuta: si attende una massima di 90 centimetri sempre poco prima della mezzanotte. I valori dovrebbero ritornare al codice verde, cioè marea normale, nella giornata di domani quando la massima alla stessa ora non dovrebbe superare i 70-75 centimetri. 

Alvise Sperandio
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Il Gazzettino