VICENZA - Una banda di sudamericani, formata da 13 elementi (tra cui due donne), è stata sgominata dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di...
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Le perquisizioni hanno avuto luogo in differenti domicili dei comuni veneziani di San Donà di Piave, San Polo di Piave e Musile di Piave, oltre che a Salgareda (Treviso) e Cadoneghe (Padova), dove erano localizzati alcuni dei soggetti investigati e che rappresentavano a tutti gli effetti degli "hub" intorno ai quali ruotavano, almeno nelle ultime settimane gli indagati. Tutti loro erano in possesso di documenti spagnoli, risultati regolare ma avuti probabilmente in maniera "truffaldina" e quindi potevano muoversi liberamente nel nostro Paese.
Il blitz, avvenuto all'alba di ieri, ha consentito di arrestare, in un appartamento di San Donà, due cittadini per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, ora in carcere a Vicenza: si tratta di William Reinaldo Ramirez Areval, 51 anni, colombiano e Javier Zunuiga Mendoza, 32 anni. Nella loro abitazione sono stati recuperati tre etti e mezzo di cocaina (valore sul dettaglio al mercato tra i 45 e i 50 mila euro) e 20 grammi di marijuana. All’interno dello stesso alloggio rinvenuta numerosa altra refurtiva tra cui biciclette, oro, scarpe, abbigliamento, orologi di provenienza furtiva per un valore stimato di circa 15 mila euro. Sequestrare due macchine - una Ford Focus ed una Peugeot 307 - tra le varie autovetture utilizzate dal gruppo criminale per spostarsi nel Veneto e in Emilia Romagna, le due regioni colpite dalle scorribande dei sospettati, che in un giorno erano capaci di colpire in 3-4 luoghi diversi, percorrendo anche 300-350 km. Due biciclette, marca Bianchi, del valore di circa 6 mila euro erano state rubate in una casa di Eraclea (Venezia) e già restituite al proprietario.
Oltre ai due arrestati denunciate in stato di libertà per ricettazione, altre 11 persone, di origine colombiana e messicana, tutte gravemente sospettate di aver tra loro consapevolmente concorso nella ricettazione e nella custodia di tablet e navigatori satellitari, capi di abbigliamento, borse e scarpe griffate, biancheria per la casa, cosmetici, per un valore stimato di altri 20 mila euro. Uno di loro dovrà rispondere anche di uso di documento falso poichè trovato in possesso di una patente di guida spagnola falsa intestata a un colombiano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino