Veneto Banca, 9mila risparmiatori parte civile contro la società di revisione Pwc

La protesta dei risparmiatori davanti al tribunale di Treviso durante la prima udienza del processo a Vincenzo Consoli
TREVISO - Sono circa novemila le parti civili che hanno chiesto oggi di costituirsi, a Roma, nell'udienza preliminare relativa al procedimento a carico della società di...

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TREVISO - Sono circa novemila le parti civili che hanno chiesto oggi di costituirsi, a Roma, nell'udienza preliminare relativa al procedimento a carico della società di revisione PricewaterhouseCoopers (Pwc) e di Alessandra Mingozzi, di Vigonza (Padova), responsabile per Pwc del controllo sui bilanci di Veneto Banca fra il 2010 ed il 2018. L'accusa formulata dal pm Maria Sabrina Calabretta di non aver esposto la reale situazione economica e finanziaria dell'ex banca popolare contribuendo, in questo modo, a nascondere ai risparmiatori la svalutazione dei titoli. Le successive udienze sono state fissate dal Giudice per le indagini preliminari Simona Calegari per il 2 e per il 16 luglio.

Per il pm, Pwc avrebbe agito in questo modo per conservare «profittevoli relazioni d'affari con Veneto Banca concernenti servizi diversi dalla revisione», evitando perciò di delineare uno «scenario di probabile collasso della banca per effetto di un diverso giudizio adeguato alla reale gravità della situazione». Così Mingozzi, aggiunge ancora Calabretta, attraverso una «revisione contabile compiacente e infedele, consapevolmente attestava il falso ed occultava informazioni sui bilanci 2014, esprimendo un giudizio positivo e senza rilievi». Secondo le difese l'ammontare complessivo che dovrebbe essere riconosciuto alle parti civili per il danno patito si avvicinerebbe al miliardo di euro.

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Il Gazzettino