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TREVISO - «Credo che Consoli non abbia mai voluto far crollare Veneto Banca, l'istituto è fallito per una sostanziale incapacità di fare credito». A parlare in aula nel processo contro l'ex ad ed ex direttore generale di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, è stato Luca Terrinoni, ispettore di Bankitalia e consulente tecnico nominato dalla Procura di Roma e poi da quella di Treviso per redigere la relazione finale dopo le ispezioni effettuate nell'ex popolare di Montebelluna da Bankitalia, Consob e Bce. Una testimonianza, quella di Terrinoni, fortemente contestata dall'avvocato Ermenegildo Costabile, il legale di Consoli, che ne ha addirittura chiesto la ricusazione per un «manifesto conflitto di interessi». Richiesta respinta dal collegio.
IL CLIMA
Terrinoni ha affermato che in Veneto Banca c'era una «forte conflittualità interna» nel passaggio tra «la vecchia e la nuova gestione».
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Il Gazzettino