ROCCA PIETORE - Il Comune di Rocca Pietore, alla turista infedele, chiede un milione di euro di danni. Sì perché in quel post in cui definiva la popolazione che vive...
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IL POST INCRIMINATO - LEGGI
«Parole inaccettabili per i miei cittadini e il territorio profondamente feriti da Vaia - afferma il sindaco Andrea De Bernardin -. Da qui la decisione di difendere il nostro buon nome con una causa penale e una civile. La vicenda ha avuto inizio - ricorda - quando la donna bresciana, a gennaio, poco tempo dopo l'uragano, fece visita ai Serrai di Sottoguda per lanciare poi, in Facebook, epiteti non propriamente da signora.
Senza usare mezzi termini definì la popolazione di Rocca Pietore come fannullona e assistenzialista. Ma furono anche altre le affermazioni gravi rivolteci. Dei post, i suoi, che avevano tutti i presupposti per una querela penale per diffamazione. Abbiamo inoltre deciso di intraprendere un'azione civile che ci porta a una richiesta di danni che abbiamo individuato in un milione di euro. Una somma che riteniamo possa essere sufficiente per far fronte alla gravità di quello che ha fatto questa donna: un'offesa generalizzata a tutta la popolazione di Rocca Pietore nell'immediato dopo alluvione. Stiamo parlando di persone completamente scosse da quanto avvenuto. Uno stato d'animo che sussiste a tutt'oggi: è sufficiente che inizi a piovere o che sia previsto vento per impaurire tutti». Ecco quindi il doppio procedimento, seguito dall'avvocato Antonio Prade del Foro di Belluno, a tutela della popolazione rocchesana e che si pone contro i cosiddetti leoni da tastiera che sui social network criticano e insultano fuori misura.
Raffaella Gabrieli
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Il Gazzettino