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PORDENONE - «Se continua così non vedrai tre o quattro pagine di annunci, ma decine. Perché venderemo tutti». Il commento, sconsolato, è quello di Fabio Cadamuro, referente pordenonese della Fipe. Totem tra i baristi. La domanda era secca: «Come mai ci sono così tanti bar, ristoranti e alberghi in vendita a Pordenone e provincia?». Quello a cui si sta assistendo nelle ultime settimane, infatti, è un vero e proprio boom degli annunci. I più popolari portali dedicati alle compravendite di immobili sono invasi da annunci relativi a spazi esistenti a Pordenone ma anche nel resto della provincia. E tra le varie inserzioni, anche qualche nome celebre».
LA MAPPA
Si parte dal centro di Pordenone, perché le difficoltà sono di tutti e non si salva nessuno. Stupisce, ma solo fino a un certo punto, vedere nella lunga lista di bar in vendita anche uno dei centri dell'aperitivo serale del capoluogo.
LE TESTIMONIANZE
«Ve lo dico senza problemi: anch'io voglio vendere. Probabilmente lo farò il prossimo anno». Si aggiunge alla lista Sabrina Gardonio, barista e titolare del Pecora Nera in piazza XX Settembre a Pordenone. «Quella che ci è arrivata addosso è l'apoteosi dopo due anni di pandemia. Non possiamo lavorare solo per pagare le bollette, con i dipendenti che se ne vanno e quelli nuovi che non si trovano. Così venderanno tutti». Parole che fanno eco a quelle di Cadamuro, che rilancia: «Molti di noi hanno ormai mangiato i risparmi di una vita, altri stanno facendo debiti. Chi può vende subito. Ma per capire le ragioni della crisi. Le prime liberalizzazioni, datate 2005, hanno creato un surplus eccessivo di concorrenza, facendo nascere più attività rispetto a quelle realmente richieste dal mercato e dalla clientela». E adesso, chi era già fragile prima, mette tutto in vendita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino