Bar, hotel, ristoranti. Un impero in vendita al ritmo della crisi

Bar, hotel, ristoranti. Un impero in vendita al ritmo della crisi
PORDENONE - «Se continua così non vedrai tre o quattro pagine di annunci, ma decine. Perché venderemo tutti». Il commento, sconsolato, è quello di...

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PORDENONE - «Se continua così non vedrai tre o quattro pagine di annunci, ma decine. Perché venderemo tutti». Il commento, sconsolato, è quello di Fabio Cadamuro, referente pordenonese della Fipe. Totem tra i baristi. La domanda era secca: «Come mai ci sono così tanti bar, ristoranti e alberghi in vendita a Pordenone e provincia?». Quello a cui si sta assistendo nelle ultime settimane, infatti, è un vero e proprio boom degli annunci. I più popolari portali dedicati alle compravendite di immobili sono invasi da annunci relativi a spazi esistenti a Pordenone ma anche nel resto della provincia. E tra le varie inserzioni, anche qualche nome celebre».


LA MAPPA
Si parte dal centro di Pordenone, perché le difficoltà sono di tutti e non si salva nessuno. Stupisce, ma solo fino a un certo punto, vedere nella lunga lista di bar in vendita anche uno dei centri dell'aperitivo serale del capoluogo. Il Gordo è in vendita. L'annuncio è inequivocabile. Si cercano acquirenti per un passaggio di mano. Le bollette sono insostenibili per tutti i gestori e chi può tenta di liberarsi del locale per sopravvivere. Quello del Gordo è sicuramente il nome che nei confronti di una certa clientela fa più breccia, ma la lista è drammaticamente lunga. Spostandosi appena un poco dal centro, ad esempio, ecco il bar-tabaccheria che si trova a due passi dal Policlinico. Tornando tra i due corsi, e precisamente in corso Garibaldi, risulta in vendita anche il caffè e bistrot Corte, nascosto in un antro della strada. Costa 60mila euro. In vendita anche la paninoteca-burger di viale Martelli, e siamo sempre in centro a Pordenone. Un'altra attività che cede il passo. Ci si sposta verso la montagna, poi, per trovare il ristorante Ai Mulinars di Clauzetto. Un gioiello appoggiato sul torrente Cosa. Settanta coperti, 800mila euro in totale. Ma in provincia c'è davvero di tutto. In vendita, ma sono solo alcuni esempi, l'edicola della stazione di Casarsa della Delizia, il bar Passeggiata di Sclavons (Cordenons), un hotel quattro stelle di Sacile, un altro ristorante a Pasiano di Sotto. E poi il ristorante Aquila Nera di Barcis, innumerevoli altre tabaccherie sparse sul territorio. Un impero tutto in vendita sui principali portali online. In conclusione anche l'hotel al Portico ad Azzano Decimo. In vendita anche lui.


LE TESTIMONIANZE


«Ve lo dico senza problemi: anch'io voglio vendere. Probabilmente lo farò il prossimo anno». Si aggiunge alla lista Sabrina Gardonio, barista e titolare del Pecora Nera in piazza XX Settembre a Pordenone. «Quella che ci è arrivata addosso è l'apoteosi dopo due anni di pandemia. Non possiamo lavorare solo per pagare le bollette, con i dipendenti che se ne vanno e quelli nuovi che non si trovano. Così venderanno tutti». Parole che fanno eco a quelle di Cadamuro, che rilancia: «Molti di noi hanno ormai mangiato i risparmi di una vita, altri stanno facendo debiti. Chi può vende subito. Ma per capire le ragioni della crisi. Le prime liberalizzazioni, datate 2005, hanno creato un surplus eccessivo di concorrenza, facendo nascere più attività rispetto a quelle realmente richieste dal mercato e dalla clientela». E adesso, chi era già fragile prima, mette tutto in vendita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino