Li rimprovera: scritte offensive e incendi per vendicarsi della prof severa

Li rimprovera: scritte offensive e incendi per vendicarsi della prof severa
AVIANO - Scritte offensive, cassonetti incendiati e vandalismi erano una vendetta contro un'insegnante. Hanno 14 e 15 anni. Sono due fratelli di origine nomade che abitano ad...

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AVIANO - Scritte offensive, cassonetti incendiati e vandalismi erano una vendetta contro un'insegnante. Hanno 14 e 15 anni. Sono due fratelli di origine nomade che abitano ad Aviano. Sono loro gli autori della scorribanda del 7 giugno, quando i carabinieri di Caneva intervennero alle 22.45 per tre cassonetti che bruciavano nel cortile delle scuole medie di via Stretta. L'indomani mattina i colleghi di Aviano scoprirono che le pareti della palestra erano zeppe di scritte offensive nei confronti di un'insegnante. Altre scritte e disegni sconci erano stati fatti con vernice blu sui muri della stazione ferroviaria di via Narvesa. Il raid notturno aveva interessato anche il centro polisportivo Visinai di via Damiano Chiesa: due grandi vetrate erano state danneggiate a sassate.

 È attraverso gli impianti di videosorveglianza che i carabinieri hanno ricostruito il raid dei due fratelli. Prima di entrare in azione, avevano rubato alla ferramenta Angelica il portafoglio del titolare (poi restituito, conteneva solo documenti) e di una bomboletta di vernice spray di colore blu. In serata sono andati a bruciare i cassonetti e a imbrattare i muri. Ce l'avevano con l'insegnante del fratello maggiore, che fino allo scorso anno aveva insegnato nella scuola media di Aviano e adesso insegna a uno dei due minori all'Ipsia di Sacile. Dalla scuola si sono spostati in stazione lasciando ancora frasi contro la prof.


Secondo quanto emerso, a scatenare la rabbia sarebbe stato un rimprovero dell'insegnante nei confronti del quindicenne. Determinanti - spiega il maggiore Michele Grigoletto, comandante della Compagnia di Sacile - sono state le analisi dei filmati dei sistemi di sorveglianza del Comune di Aviano, che hanno permesso ai carabinieri di identificare i due minori mentre si spostavano da un posto all'altro, mentre entravano a scuola, in palestra e in stazione. Gli uomini del maresciallo Luigi Ruzza hanno recuperato e sequestrato la bomboletta di vernice rubata durante una perquisizione delegata dalla Procura per i minorenni di Trieste. È stata ritrovata in un camper, assieme a indumenti e zainetto indossati dai ragazzi durante la notte in cui hanno indossato i panni dei giustizieri. Comune di Aviano, Istituto comprensivo di Aviano e l'insegnante diffamata hanno presentato denuncia querela per gli accadimenti delittuosi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino