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SPRESIANO - Arrivano 8 milioni di euro per completare il velodromo di Spresiano. Il contributo in favore della Federazione ciclistica italiana è stato previsto nell’ambito del disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei ministri. A questo si aggiungerà un altro gruzzoletto, tra i 4 e i 5 milioni di euro, messo direttamente dal Comune di Spresiano, che in cambio potrà usare il velodromo da poco meno di 3mila posti quando non in uso alla federazione, avrà a disposizione una palestra di 400 metri quadrati e tra 70 anni, assumendo la titolarità del terreno, diventerà proprietario dell’intero impianto. Il tutto senza dimenticare il sostegno della Regione. Trovate le risorse che mancavano, e scacciato l’incubo di rimanere con un’opera incompiuta, lasciata a metà, adesso si punta a far ripartire il cantiere a ridosso del lago delle Bandie, tra l’A27 e la Pedemontana, nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è inaugurare il nuovo velodromo nel giro di 2 anni.
IL FINANZIAMENTO
«Lo stanziamento approvato nel Consiglio dei ministri rappresenta un atto importante da parte del governo per un progetto per il quale ci siamo spesi molto, anche nell’ultimo periodo – sottolinea il governatore Luca Zaia – si tratta di un impianto che potrà avvicinare tanti giovani alle discipline ciclistiche del ciclismo su pista, anche sulle orme dei recenti successi degli atleti veneti e italiani.
LE REAZIONI
Non nasconde la propria soddisfazione nemmeno il sindaco Marco Della Pietra. «Benissimo. Non sono solito darmi meriti, ma questa volta posso proprio dire che il Comune ha fatto la propria parte – specifica il primo cittadino di Spresiano – c’è stato un momento, due anni fa, in cui sembrava ormai tutto perduto. Invece è stato fatto un grande lavoro da parte di tutti: Comune, federazione, Regione. Senza scordare Luca De Carlo (senatore di FdI, ndr) che ci ha dato una mano enorme». Adesso il municipio definirà un protocollo d’intesa ad hoc. Già venerdì Della Pietra sarà a Roma per un appuntamento con l’istituto per il Credito sportivo. Si parlerà di risorse e di eventuali finanziamenti. «Potremo avere un palazzetto a disposizione, ovviamente quando non verrà usato dalla federazione e compatibilmente con gli altri impegni. Più una palestra di 400 metri quadrati – rimarca il sindaco – e tra 70 anni l’impianto diventerà del Comune. Non sono pochi? Intanto l’abbiamo portato a casa. Realizzare un palazzetto nuovo ci sarebbe costato comunque di più. E non va dimenticato l’indotto collegato a un’opera del genere, come hanno appena dimostrato i Mondiali di Gravel». Si pensa già in grande. Non alle Olimpiadi di Milano Cortina del 2026. Ma l’orizzonte è comunque sulla stessa linea. «Si può pensare a ospitare un Mondiale nel velodromo nel 2026 – conclude Della Pietra – a questo punto, perché no?».
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