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SPRESIANO - Remo Mosole è pronto a scendere in campo, all'interno di una cordata, per completare la realizzazione del velodromo di Spresiano. Il progetto potrebbe essere ridimensionato in modo da ridurre i costi agevolando la realizzazione dell'opera. Innanzitutto dimezzando i posti a sedere: scendendo dai 6mila previsti inizialmente fino a poco più di 3mila. Ma la sostanza non cambierebbe di molto. «Togliendo le sopraelevazioni si potrebbe arrivare a 3.100 posti a sedere, più mille in piedi spiega Mosole sarebbero più che sufficienti per le diverse attività. Con questi potremmo avere quattro nazionali che si allenano da noi». Il riferimento è all'Italia così come alla Svizzera, all'Austria e alla Slovenia.
RIPRESA
Dopo le rassicurazioni raccolte dal sindaco Marco Della Pietra dai vertici del Coni e della Federazione ciclistica italiana, adesso si aprono le porte al rilancio del cantiere sulla sponda del lago delle Bandie, quartier generale del gruppo Mosole, dove è già visibile il profilo della nuova pista.
I PROGETTI
Per Mosole alla fine l'impegno sarebbe doppio, considerando che tutte le forniture di cemento garantite fino ad oggi, si parla di 1,5 milioni, verranno forse pagate solo in minima parte dopo il concordato della Pessina Costruzioni. Ma il suo amore per il ciclismo è cosa nota. Ed è proprio questo a spingerlo a gettarsi oltre l'ostacolo. Nessuno vivrebbe un ridimensionamento del velodromo di Spresiano come un dramma. Tanto più che anche con 4mila posti, compresi i mille in piedi, sarebbe comunque possibile organizzare festival e altre attività non necessariamente legate al mondo delle due ruote. Ovviamente con la speranza che dopo 22 mesi l'epidemia da coronavirus possa andare finalmente affievolendosi per poi terminare il prima possibile. L'altro ieri Della Pietra ha incontrato a Roma con Marcello Tolu, segretario generale della Federazione ciclistica italiana (Fci). E dall'incontro sono uscite solo rassicurazioni. «Non potevamo chiederne di più ha sottolineato il sindaco il progetto verrà rivisto. Ma ci è stato assicurato che la nuova procedura per completare la realizzazione sarà snella: non durerà anni». Si punta a sfruttare appieno anche la prossima apertura della Pedemontana. Per non parlare dell'idea di realizzare la monorotaia tra Treviso, Spresiano e Quinto che di fatto consentirebbe al velodromo di essere collegato in modo diretto con l'aeroporto Canova.
Il Gazzettino