AZZANO - C'è chi decide di cambiare vita e mette in gioco le proprie certezze per seguire le passioni. Tra chi l'ha fatto ci sono anche l'azzanese Antonino...
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Questa sera con inizio alle 19.45 i due velisti, Tonino (comandante) e Lilly (secondo e hostess), prima del rientro sul Magic per partire verso le Azzorre, racconteranno aiutati da filmati e fotografie la loro avventura negli spazi di Villa Stefani a Fagnigola. Scatti e testi tratti dal quarto e ultimo volume, che descrive il viaggio dall'Indonesia alle Azzorre: oltre 150 pagine di magnifiche fotografie e il diario di navigazione di oltre 10mila miglia attraverso l'oceano Indiano e l'oceano Atlantico. Con il Magic, l'11 luglio del 2013, sono partiti per il giro del mondo. Hanno lasciato la terraferma, il lavoro e gli agi per l'avventura durata cinque anni. Lei, per navigare ha lasciato il lavoro di responsabile commerciale in un'azienda del Pordenonese, lui invece il mare lo ha sempre amato, è skipper e maestro di vela, motorista specializzato nel campo elettronico di imbarcazioni. Cinque anni di mare, di incontri e di avventure, con il cutter in alluminio di 55 piedi, una barca che non li ha mai traditi. La coppia di velisti racconterà gli anni trascorsi in mare, percorrendo circa 50 mila miglia. «Dopo aver concluso il nostro giro del mondo siamo arrivati alle Azzorre - raccontano -. La nostra è stata una grande esperienza di vita e di navigazione attraverso 3 oceani. Durante questo viaggio abbiamo proposto a coloro che ci seguono, l'associazione I Venturieri di Chioggia, di imbarcarsi con noi per brevi o lunghi periodi e condividere le emozioni. Riteniamo - precisano - che questo sia un modo per contribuire a diffondere per quanto ci è possibile, l'idea di cultura e libertà non solo fisica che il mare può dare, con la possibilità di sperimentare questo tipo di vita senza un forte impegno. Imbarchiamo volentieri persone che condividono i nostri ideali di vita semplice, avventurosa e aperta alla gente - sottolineano - ai luoghi e alle situazioni, anche quando sono diverse da quello che ci aspettiamo. Agli ospiti che ci raggiungono - concludono - chiediamo quindi un contributo economico, ma è davvero modesto ed è quello che è strettamente necessario per mantenere noi e la nostra barca che, come chi naviga sa bene, richiede spese e sacrificio».
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Il Gazzettino