In bici dai monti al mare: +80% e la tappa si fa nella stazione del 1879

La vecchia stazione dei treni lungo la ciclovia Alpe Adria a Chiusaforte
CHIUSAFORTE (Udine) - Boom di turisti in bici lungo la ciclovia Alpe Adria che in Friuli porta da Tarvisio a Grado. Arrivano da ogni parte d'Europa, con le loro due ruote,...

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CHIUSAFORTE (Udine) - Boom di turisti in bici lungo la ciclovia Alpe Adria che in Friuli porta da Tarvisio a Grado. Arrivano da ogni parte d'Europa, con le loro due ruote, super attrezzati, con bambini a seguito. Provengono da Ungheria, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Austria, Germania. Sono "avidi" di verde, d'arte, della tavola friulana e del caffè italiano.


Più 80% di passaggi
Quest'anno, la Coop La Chiusa, di Chiusaforte, che gestisce la vecchia stazione ferroviaria di Chiusaforte, ha registrato un +80% di passaggi. La cooperativa offre assistenza a 360° a turisti in bici: ristoro aperto tutto il giorno fino a tarda sera perché gli stranieri mangiano un po' a tutte le ore del giorno, wifi free, bici a noleggio, stanza per giocare o leggere nei momenti in cui il tempo non è bello e piove, informazioni su tutta la regione, sui locali dove dormire, sui posti più interessanti da vedere. I soci della coop, a loro spese, hanno stampato anche una piccola guida in inglese con l'itinerario da percorre in bici da Tarvisio a Grado.

«Tutti vogliono andare al mare - dice il presidente della coop, Fabio Paolini, 59 anni, di Chiusaforte, che spadella in cucina e serve ai tavoli insieme ad altri 7 soci, alcuni dei quali laureati, che hanno scelto di restare sul territorio dove sono nati e di dedicarsi all'accoglienza del turista -; sono in fortissimo aumento e cercano ambienti naturali lontano dal traffico. Non sono esigenti ma molto attenti ai locali dove dormire, che non devono essere vicino alle strade».
La stazione del 1879
La Chiusa ha in gestione la stazione delle ferrovie di Chiusaforte da diversi anni, in affitto da Rfi; è una stazione che risale al 1879 e che ha funzionato fino al 1995, quando la linea è stata chiusa. Lungo il tracciato ferroviario è nata poi la ciclovia Alpe Adria. Il ristoro è diventato un punto di appoggio fondamentale per chi viaggia in bici (nelle foto). «Facciamo piatti semplici, per chi deve muoversi leggero, cercando di dare il meglio in termini di qualità, privilegiando i prodotti del Friuli Venezia Giulia. Visto il maxi incremento di turisti in bicicletta, ci stiamo attrezzando anche per offrire assistenza tecnica e per creare alcuni posti letto nel piano superiore, almeno una quindicina». 

Si mangia vicino ai vecchi binari
Al ristoro della vecchia stazione si mangia vicino ai vecchi binari, si possono fare le foto ricordo con il cappellino delle Ferrovie dello Stato e, grazie a immagini e libri, si può conoscere la storia della stazione, da quando era in fase di costruzione a quando ci passavano i treni di "lusso", deragliamenti compresi. L'edificio non è stato rimaneggiato e si vedono ancora gli affreschi originali, di fine 1800, sopra il bancone del bar.

«Dove si trova località Gabinietti?»

La stanza dove si mangia era la vecchia biglietteria, l'ingresso la sala d'aspetto. I servizi igienici sono sempre quelli, all'esterno: gli storici gabinetti, di cui resta ancora la scritta. E quel nome suona strano, a più di qualche viaggiatore, che chiede dove si trovi quella località, "Gabinetti", perché non la trova sulla cartina. Un pezzo di storia, insomma, questa stazione, in un momento in cui le mete e i modi del turismo stanno decisamente cambiando, e con loro muta di conseguenza l'organizzazione dell'offerta locale.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino