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PADOVA - La variante indiana è stata riscontrata anche in alcuni casi veneti. Molto limitati, ma ci sono. Lo testimonia l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, incaricato di sequenziare le caratteristiche genetiche e la variabilità dei ceppi del Covid per la Regione e le ricerche statistiche dell'Istituto superiore di Sanità. Nell'ultimo recentissimo report scrive di aver «identificato 31 casi (28 confermati con il sequenziamento del genoma completo) della variante B.1.617.2 tra aprile e maggio in campioni provenienti dalle province di Treviso, Venezia, Padova, Verona, Vicenza. Molti di questi casi sono stati riscontati in soggetti di rientro dall'India e loro familiari, ma si ritiene possibile una crescente diffusione di questa variante nel territorio regionale. In particolare, i due casi identificati nel corso della sorveglianza dell'Istituto superiore di Sanità del 18 maggio non riportano nessun viaggio o contatto con persone di rientro dall'estero». La divisione: 4 Venezia, 11 Vicenza, 11 Treviso, 1 Verona. 1 Padova.
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L'ANALISI
La sigla B.1.617.2 cela proprio la cosiddetta variante indiana. Ma la dottoressa Antonia Ricci direttrice dell'Istituto spegne subito le paure: «La variante inglese continua a dominare. Infatti compare nel 94 per cento dei casi. Tutte le altre varianti non riescono ad emergere, nemmeno quella indiana. E spiego subito perché: la variante inglese in due mesi è passata dal 54 per cento dei casi al 94 per cento.
LA CAMERUNENSE
«Stiamo guardando con attenzione la presenza di altre due varianti, quella camerunense e quella egiziana. La prima vede 5 casi in Veneto con campioni provenienti da Padova e Belluno. È una delle varianti emergenti arriva dall'Africa centrale. Si caratterizza per un elevato numero di mutazioni della proteina Spike». L'agente infettante che - si scrive nel report - contiene una serie di mutazioni che sono state precedentemente associate ad una riduzione della capacità neutralizzante da parte di specifici anticorpi monoclonali o sieri di soggetti guariti dall'infezione.
L'EGIZIANA
La variante egiziana è un Italia da luglio 2020. In Veneto l'Istituto segnala otto casi dovuti a questa variante: uno identificato a Verona e cinque identificati in campioni prelevati nelle province di Padova e Treviso nel periodo aprile-maggio. Sembra più contagiosa ma non attecchisce.
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Il Gazzettino