Vaporetto in avaria rischia lo scontro con la nave da crociera

Vaporetto in avaria rischia lo scontro con la nave da crociera
VENEZIA - Avrebbe potuto trasformarsi in un incidente ben più grave rispetto a quanto realmente accaduto. Invece, per la professionalità e la rapidità...

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VENEZIA - Avrebbe potuto trasformarsi in un incidente ben più grave rispetto a quanto realmente accaduto. Invece, per la professionalità e la rapidità d’azione del personale di bordo Actv e lo spirito collaborativo di una cinquantina di passeggeri, perlopiù residenti, tutto si è risolto nel migliore dei modi e senza problemi di sorta. Ieri pomeriggio, intorno alle 19.15, il motobattello Venezia 1 diretto a San Marco e in quel momento a zero carico ha perso progressivamente velocità ed è entrato di punto in bianco in completa avaria, bloccandosi in curva all’altezza della campanella della Scuola navale militare “Francesco Morosini”.

 
MANOVRA D’EMERGENZA
Ad aggravare la situazione, la contemporanea circolazione in uscita di una grande nave della compagnia Costa Crociere, trainata come sempre da rimorchiatori, che a sua volta avrebbe dovuto arrestarsi di fronte all’ostacolo assolutamente non previsto. A intervenire senza indugi per togliere il battello dalla brutta situazione, l’equipaggio di un vaporetto della linea 1, che dalla città storica stava raggiungendo il Lido. Quest’ultimo ha interrotto subito la propria corsa ed è corso in aiuto al mezzo in avaria, assicurandolo a una cima e trainandolo fino all’approdo di Sant’Elena prima che la situazione potesse avere conseguenze anche per la grande nave. Poi ha ripreso regolarmente il proprio servizio, sbarcando tutti i passeggeri al Lido. Da parte loro, nessun commento negativo. Solo un po’ di timore, date le circostanze del tutto comprensibile. 
LA TESTIMONIANZA

Ma per loro stessa ammissione, fugato subito dai gesti e dalle parole rassicuranti del personale di bordo: In presenza di fatti del genere, i veneziani sanno come reagire senza creare agli addetti ai lavori problemi di sorta - ha commentato dopo i fatti una testimone dell’incidente, residente in isola - A dimostrarlo, il panico pressoché assente, lo spirito collaborativo dimostrato da tutti dalla prima all’ultima fase delle operazioni di recupero, l’immediata comprensione dell’emergenza e soprattutto l’aiuto fornito ai marinai da un passeggero nell’assicurare la cima a poppa per il traino del motobattello. Ciò, nonostante la sua notoria pesantezza, ha consentito che le operazioni di messa in sicurezza da parte del vaporetto richiedessero una durata nel complesso relativa: non più di una ventina di minuti in tutto. Consentendo anche la regolare uscita dalla laguna della grande nave di Costa Crociere, che in caso contrario avrebbe dovuto fermarsi o modificare per quanto possibile la propria rotta. Questo non tanto per evitare un impatto improbabile, ma per non aggiungere ulteriori problemi alla circolazione generale rispetto a quanto accaduto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino