RIESE PIO X (TREVISO) - È Nicola Scapinello, il compagno con cui viveva, il padre biologico del figlio che Vanessa Ballan stava aspettando quando è stata uccisa per mano di Bujar Fandaj, il 19 dicembre scorso a Riese Pio. Lo ha accertato il test di paternità eseguito assieme all'autopsia sul corpo della donna, dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli.

L'esame aveva stabilito che Ballan è stata uccisa da otto coltellate, sei profonde e due superficiali; due fendenti hanno lesionato i polmoni mentre uno ha trapassato da parte a parte il cuore. Prima delle coltellate la vittima era stata picchiata al capo e al volto, e aveva cercato di difendersi con le mani. Era arrivata all'incirca alla dodicesima settimana di gestazione del bambino che atteneva dal compagno, come è stato accertato.

Vanessa era stata trovata esanime sull'uscio della propria abitazione proprio dal compagno Nicola. I due erano fidanzati sin da ragazzini, da più di 11 anni. La ragazza nell'ultimo periodo però aveva intrapreso e poi lasciato un rapporto con un altro uomo, il kosovaro Bujar Fandaj, l'unico imputato per l'omicidio. L'uomo non accettava infatti che Vanessa fosse "tornata sui suoi passi" e la maternità aveva peggiorato ancor di più il suo stato psicologico.

Diversi infatti erano stati gli episodi di stalking, a cui si era aggiunta anche un'aggressione al supermercato dove lavorava la giovane, tanto che Vanessa aveva deciso di denunciare il kosovaro.

La valutazione "di non urgenza" è stata tuttavia fatale. Dopo averla uccisa a coltellate, l'uomo si sarebbe allontanato, per poi chiamare le forze dell'ordine e confessare. Bujar si trova attualmente nel carcere di Santa Bona a Treviso.