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«Si tratta di un gesto blasfemo. Si deve vergognare sia chi l’ha compiuto, sia chi ha fatto quella foto: hanno violato oltre al lockdown anche il divieto di accesso al Sacrario». Il sindaco di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin, si trova nella difficile e delicata situazione di dover commentare nel giro di appena otto giorni due profanazioni vere e proprie. La settimana scorsa era toccato all’azione di alcuni ragazzi che con lo snowboard erano scesi lungo la via Eroica e invece ieri è stata la volta della foto postata su Facebook del Gesù bambino in braccio alla Madonnina del Grappa con in mano un mozzicone di sigaretta. Un atto che ha indignato e riacceso il dibattito sulla situazione del Sacrario di Cima Grappa.
LA CONDANNA
«Sono sfinita nel commentare questo tipo di episodi - spiega il primo cittadino - Siamo in pieno lockdown, il Sacrario è chiuso con tanto di cartelli di divieto di accesso sistemati in ognuna delle varie entrate.
LA POLEMICA
Infatti l’immagine postata su Facebook ha scatenato immediatamente un serrato dibattito con più di trecento commenti di tutti i tipi e decine di condivisioni. E ognuno ha detto la sua. C’è chi infatti ha consigliato di chiudere completamente la strada di accesso al Sacrario, chi ha proposto invece di coinvolgere i cittadini nel controllo dell’intera area e chi infine si è aggiunto alla lunga e inutile sequela di insulti. Nel frattempo, mentre il dibattito sui social continua, l’unica cosa che i cittadini possono fare è osservare i divieti e segnalare alle forze dell’ordine o ai soldati chi invece li infrange.
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Il Gazzettino