Profanato ancora il Sacrario di Cima Grappa: sigaretta in mano al Gesù Bambino

Lunedì 28 Dicembre 2020 di Gabriele Zanchin
La sigaretta lasciata nella mano del Gesù Bambino all'interno del Sacrario di Cima Grappa
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«Si tratta di un gesto blasfemo.

Si deve vergognare sia chi l’ha compiuto, sia chi ha fatto quella foto: hanno violato oltre al lockdown anche il divieto di accesso al Sacrario». Il sindaco di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin, si trova nella difficile e delicata situazione di dover commentare nel giro di appena otto giorni due profanazioni vere e proprie. La settimana scorsa era toccato all’azione di alcuni ragazzi che con lo snowboard erano scesi lungo la via Eroica e invece ieri è stata la volta della foto postata su Facebook del Gesù bambino in braccio alla Madonnina del Grappa con in mano un mozzicone di sigaretta. Un atto che ha indignato e riacceso il dibattito sulla situazione del Sacrario di Cima Grappa. 


LA CONDANNA
«Sono sfinita nel commentare questo tipo di episodi - spiega il primo cittadino - Siamo in pieno lockdown, il Sacrario è chiuso con tanto di cartelli di divieto di accesso sistemati in ognuna delle varie entrate. Nonostante questo però ci sono dei fenomeni che violano i divieti, salgono al Sacrario e profanano un luogo doppiamente sacro. E la stessa colpa di chi ha commesso questo gesto ce l’ha anche chi l’ha fotografato e poi ha postato il tutto su Facebook: anche lui infatti non ha rispettato i divieti. Una persona normale intanto non sarebbe entrata nell’area del Sacrario proprio a causa del divieto, ed eventualmente vista la sigaretta l’avrebbe tolta e magari fatto presente il tutto ai militari. E colgo l’occasione per ringraziarli perché sono lì presenti anche in questi giorni di festa, e sarebbero intervenuti senza creare questo ennesimo polverone».


LA POLEMICA
Infatti l’immagine postata su Facebook ha scatenato immediatamente un serrato dibattito con più di trecento commenti di tutti i tipi e decine di condivisioni. E ognuno ha detto la sua. C’è chi infatti ha consigliato di chiudere completamente la strada di accesso al Sacrario, chi ha proposto invece di coinvolgere i cittadini nel controllo dell’intera area e chi infine si è aggiunto alla lunga e inutile sequela di insulti. Nel frattempo, mentre il dibattito sui social continua, l’unica cosa che i cittadini possono fare è osservare i divieti e segnalare alle forze dell’ordine o ai soldati chi invece li infrange. 

Ultimo aggiornamento: 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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