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CASALE DI SCODOSIA (PADOVA) - Dopo gli autovelox, i velobox e i cartelli, ora tocca ai dossi. Nella notte tra venerdì e ieri, vandali al momento ignoti hanno smontato tre dossi rallentatori a Casale di Scodosia, piccolo comune al margine sud della provincia di Padova. I vandali sono arrivati, armati apparentemente solo di un avvitatore a batteria, e hanno rimosso le viti che tenevano i moduli dei dossi ancorati all’asfalto. Poi li hanno gettati a bordo della strada e nel fosso. Il gesto si inserisce nell’onda lunga della disobbedienza civile che, negli ultimi mesi, ha visto ripetuti atti vandalici in Veneto a danno di dispositivi rivolti al controllo della sicurezza stradale, anzitutto gli autovelox presi di mira, tra gli altri, dall’ormai famoso Fleximan.
IL FENOMENO
Sono una ventina i dispositivi abbattuti, soprattutto in Polesine e nel Padovano ma anche nel Bellunese (Passo Giau e Santo Stefano di Cadore) e nella Marca (Riese Pio X), dove ci sono stati atti vandalici anche contro i cartelli per il limite dei 30 chilometri orari e dei parcometri in centro a Treviso. In provincia di Padova poi il tema è caldo in questi giorni.
TOLLERANZA ZERO
Le istituzioni non vogliono darla vinta ai sabotatori e così accadrà anche a Casale di Scodosia, dove il sindaco Marcello Marchioro ieri ha annunciato tolleranza zero. «Lunedì mattina i dossi saranno ripristinati. Questi vandali sono stati anche bravi, perché non hanno rotto né rubato alcunché. Nel mentre, con l’Ufficio tecnico, valuteremo se sporgere denuncia». L’atto è avvenuto in due punti, via Argine e via Ferraresi (che sono la prosecuzione l’una dell’altra), una strada stretta e lunga, fuori dal centro abitato e senza illuminazione. Erano stati proprio i residenti di quelle vie a chiedere all’amministrazione i rallentatori: «Lì la gente faceva letteralmente le corse e gli abitanti erano preoccupati perché ogni tanto passavano anche dei camion – ha proseguito il sindaco –. C’era stata una raccolta firme che aveva portato all’installazione dei dossi e di due box per alloggiare eventualmente i velox. Fortunatamente quelli sono rimasti al loro posto». Sarà difficile risalire ai responsabili: l’episodio è avvenuto in un punto periferico, non presidiato dalle telecamere e dove quella notte la nebbia era davvero fitta. La gente del luogo ipotizza che i responsabili vengano da fuori paese. Qualcuno ricollega il fatto a quanto accaduto a Giavone di Veronella (Vr), che dista una ventina di chilometri. Lì, in una notte di gennaio, ignoti avevano svitato i moduli dei dossi installati due giorni prima. Un lavoro di cui non è rimasta traccia, né a terra né nei fotogrammi della videosorveglianza. Il 9 gennaio inoltre a Ponzano (Tv) un dissuasore era stato rimosso e i vandali avevano allineato lungo la strada i chiodi, per colpire gli pneumatici delle auto. Anche quel dosso era stato richiesto dai residenti. Come per Fleximan, anche “Dossoman” – così ribattezzato sui social – pare non essere esente da atti di emulazione. Ma – come ha sottolineato Marchioro – accovacciarsi di notte in strada nella nebbia è anche molto pericoloso.
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