Vandali sacrileghi danno fuoco e distruggono la statua di Sant'Antonio: "salvò" la frazione da Vaia

Statua di Sant'Antonio bruciata
ALLEGHE - Bruciata la statuetta di Sant’Antonio, protettore, dal capitello sul sentiero, della località Sal Col. Un punto che miracolosamente si salvò anche...

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ALLEGHE - Bruciata la statuetta di Sant’Antonio, protettore, dal capitello sul sentiero, della località Sal Col. Un punto che miracolosamente si salvò anche dai danni di Vaia. Ha sollevato indignazione e rabbia l’atto vandalico che si è verificato nel fine settimana ai danni del capitello votivo a Sal Col. Ignoti hanno dato fuoco al volto di Sant’Antonio, statuetta che era lì ormai da oltre 100 anni. Il gesto è stato denunciato ieri sera da Giuseppe Rudatis, noto come il Barone delle Dolomiti, dal suo profilo Facebook con foto e con un video. 


Rudatis oggi avvertirà anche i carabinieri e il parroco dell’accaduto e si sta prodigando per trovare una nuova statua da sistemare nel punto di devozione per tutta la vallata. «Tutti gli abitanti vanno a portare candele votive e fiori al Santo - spiega Rudatis - io stesso sono andato su una ventina di giorni fa. Il capitello era curato e pulito, abbellito da una donna con dei fiocchi decorativi». Sabato un amico del Barone ha scoperto il raid vandalico e lo ha avvertito dell’accaduto. «Non è il primo atto sacrilego di questo tipo,in zona - dice il Barone - l’anno scorso qualcuno ha tranciato braccia e gambe all’immagine di Cristo a Caprile. Per Sant’Antonio non posso pensare che a una ragazzata, anche se non comprendo chi possa aver preso l’accendino e deliberatamente bruciato il volto del Santo». E conclude: «Quando ci fu il tornado Vaia inspiegabilmente la forza del vento ha piegato tutti gli alberi prima del capitello, da quel punto votivo in poi le piante si sono salvate». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino