"Sedia elettrica per Salvini", si dimette l'assessore Pavan: rispetto le istituzioni

"Sedia elettrica per Salvini", si dimette l'assessore Pavan: rispetto le istituzioni
SAN STINO  - L'assessore comunale di San Stino di Livenza, Valentina Pavan, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla giunta dopo il clamore suscitato dal suo post...

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SAN STINO  - L'assessore comunale di San Stino di Livenza, Valentina Pavan, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla giunta dopo il clamore suscitato dal suo post «Sei fortunato che la sedia elettrica è stata abolita, signor ministro» rivolto al vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. «Ritengo doveroso questo gesto - spiega in una lettera indirizzata al sindaco Matteo Cappelletto - per rispetto delle Istituzioni che in questo momento sono chiamata a rappresentare. Come ho già avuto modo di dire, il mio commento è stato un errore - ammette Pavan, che era titolare dell'Istruzione - del quale mi scuso nuovamente ma che in alcun modo voleva essere una minaccia o un invito alla violenza. Sentimenti che non mi appartengono e dai quali mi dissocio nella maniera più assoluta».


Rappresentante di una Civica di centrosinistra, l'ex assessore aveva subito rimosso il commento, che figurava tra le reazioni al video (del 7 settembre) nel quale il ministro Salvini parlava dell'indagine aperta nei suoi confronti per la vicenda dei migranti della nave Diciotti. «In coerenza con questo modo di essere, ritengo che dimettermi sia la soluzione migliore perchè, quando un rappresentante delle Istituzioni sbaglia - rileva - deve assumersi la responsabilità di scelte anche forti proprio per garantire un clima di serenità al lavoro quotidiano dell' Amministrazione e di rappresentanza della collettività». Pavan afferma di vivere un «clima pesante e violento che in queste ore sta coinvolgendo me e purtroppo anche la mia famiglia con minacce gravi che verranno denunciate a chi di dovere».


Il sindaco Cappelletto ha accolto il passo indietro dell'assessore. «Prendo atto delle dimissioni e non posso che ammirare una scelta che dimostra il profondo senso di rispetto per le Istituzioni, per l'incarico che sta ricoprendo e l'assoluta lontananza da un certo modo di fare e di pensare che in queste ore le viene ingiustamente vestito addosso - dice -. Una scelta non scontata o dovuta, che manifesta coerenza e onestà intellettuale». Il primo cittadino, nel manifestare la propria solidarietà per le minacce ricevute dall'ex assessore, sottolinea le «qualità che ho avuto modo di apprezzare in questi mesi e che ha messo a disposizione del Paese con umiltà. Quanti di quelli che oggi si stracciano le vesti avrebbero questa sensibilità? Questa coerenza persino eccessiva? Pochi, molto pochi e i fatti lo hanno già ampiamente dimostrato e alla prossima circostanza vedrete che lo ribadiranno».
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Il Gazzettino