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MARCON - Anche Thun shop al Valecenter a breve abbasserà le serrande. Le quattro dipendenti che prestano servizio nel negozio che opera all’interno del centro commerciale di via Mattei, a Marcon, sono state informate verbalmente l’altro ieri dell’imminente chiusura e già ieri hanno ricevuto la lettera ufficiale di licenziamento collettivo a seguito della chiusura dell’attività prevista il 31 maggio prossimo. Una notizia decisamente non buona, che purtroppo va ad aggiungersi ad altre simili di questi tempi, che costringerà queste giovani donne e mamme, tre delle quali sono a tempo indeterminato e una in scadenza a fine mese con contratto d’industria e ceramica, a cercare, cosa peraltro non facile, una nuova occupazione.
STRATEGIA AZIENDALE
La chiusura del punto vendita di Marcon rientra con ogni probabilità in una strategia aziendale della Thun spa, visto che oltre all’attività del Valecenter sono interessate alla chiusura, seppure con date diverse ed entro, comunque, il 30 giugno prossimo, altri 21 punti vendita su scala nazionale e veneta, tra cui Thiene (Vicenza), per un totale di 77 dipendenti coinvolti.
IL SINDACATO
«La decisione di chiudere è stata presa il 28 dicembre scorso, senza però, che i lavoratori e le organizzazioni sindacali ne fossero a conoscenza – afferma Francesco Coco di Femca Cisl Venezia. Martedì mattina, le quattro dipendenti dell’esercizio di Marcon sono state convocate dal responsabile del punto vendita Thun e la sorpresa dentro la calza non è stata tra le più piacevoli: a maggio si chiude. Siamo sconcertati - continua il sindacalista - e non solo per il modo con cui le dipendenti sono state informate. Noi non eravamo a conoscenza di questa possibilità, né abbiamo mai avuto delle avvisaglie in tal senso. Tanto più che stiamo parlando di un marchio importante, con centinaia di punti vendita in tutta Italia e siamo sbigottiti nel vedere come considera i propri dipendenti. A perdere il lavoro, per quando riguarda il negozio di Marcon, sono quattro donne, tutte con esperienza pluriennale nel settore e con alle spalle mutui da pagare e bambini piccoli da crescere. La questione - conclude Coco - è già sul tavolo delle segreterie nazionali e attendiamo con ansia l’evolversi della vertenza. Per noi, la salvaguardia occupazionale è importante». Intanto in una nota della segreteria la Femca Cisl esprime forte preoccupazione per il futuro degli altri punti vendita provinciali e non esclude di intraprendere delle iniziative di lotta contro il provvedimento di chiusura del negozio.
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