Bufera su Valdegamberi, ma lui insiste: «Non demonizzare l'uomo e la figura del padre. I movimenti anti-violenza? Quelli degli assalti e delle minacce di morte»

Il consigliere regionale veneto del Gruppo Misto ha rivendicato anche il diritto a esprimere opinioni diverse: «Lavorare contro le contrapposizioni ideologiche uomo-donna perché non giovano a risolvere i problemi»

Il consigliere regionale del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi
Dopo i duri attacchi ricevuti per le sue affermazioni contenute in alcuni post sui social, il consigliere regionale del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi è tornato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dopo i duri attacchi ricevuti per le sue affermazioni contenute in alcuni post sui social, il consigliere regionale del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi è tornato sulla questione violenza di genere, specificando e chiarendo il suo pensiero. La discussione sul tema, amplificata per l'omicidio di Giulia Cecchettin, divide. Quello di Valdegamberi è un invito a separare il pensiero dalle persone: «La mia è una critica al pensiero che non condivido e mai personale. Dobbiamo lavorare contro le contrapposizioni ideologiche uomo-donna perché non giovano a risolvere i problemi».

Il concetto su cui bisogna insistere, specifica il consigliere, è che «non ci sono uomini cattivi e donne buone e nemmeno il contrario. Il parere discordante su questi temi - precisa - non vuole esprimere un giudizio sulle persone verso cui ho il massimo rispetto ma mettere semplicemente in guardia dei rischi che la deriva di un approccio ideologico comporta». E legato a quest'ultimo punto, Valdegamberi rammenta: «Abbiamo visto cosa è successo a Roma nella giornata della donna: i movimenti "contro ogni violenza" sono stati i protagonisti dell'assalto alla sede di pro-vita inveendo persino con minacce di morte contro chi la pensa in modo diverso».

Valdegamberi torna poi sul proprio intervento: «Ieri le colleghe che sottoscrivono il comunicato congiunto hanno potuto ascoltare il mio intervento tanto vituperato che comunque è a disposizione di tutti sul sito della Regione - puntualizza - Ritengo che il rispetto per la donna passi soprattutto dall'evitare di sposare e promuovere posizioni ideologiche che puntano a demonizzare l'uomo e soprattutto la figura del padre».

Per Valdegamberi, «oggi abbiamo bisogno di una famiglia che non escluda il padre ma che lo renda più partecipe nell'educazione dei figli. Credo che queste contrapposizioni ideologiche non risolvano il problema ma lo aggravino. Occorre lavorare per unire e non dividere ulteriormente la famiglia. Dobbiamo affrontare con serenità e obiettività questi temi - conclude - senza lasciarci trascinare dall'emotività dei momenti. Il rispetto parte anche dal diritto di esprimere un'opinione diversa».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino