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VAL DI ZOLDO - Dopo ventun giorni di chiusura totale, sono oggi nove giorni che la strada provinciale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina è stata riaperta. «Riaperta parzialmente» fa osservare il sindaco De Pellegrin che sul proprio profilo facebook, scrive: «Sp. 251 ad oggi chiusa a bici e moto! Il danno per la nostra economia è considerevole se pensiamo a quante persone frequentano la nostra valle utilizzando questo mezzo di trasporto! Turisti dall'estero e dalla pianura. Questa situazione deve finire! Non ci sono i soldi? Dove serve e quando si vuole si trovano. Esempi di sprechi ne abbiamo molti sotto gli occhi». E proprio ieri il primo cittadino ha iniziato a contare i giorni: «Al momento sono sette le giornate durante le quali è stato vietato il passaggio a moto e bici. Dall'11 aprile 2022 fino a...?» Un annuncio che De Pellegrin promette di ripetere con cadenza regolare, ogni settimana.
I TIMORI
Le preoccupazioni circa l'economia della valle sono confermate da Andrea De Fanti, titolare del ristorantino Ai Lalli, di Forno: «Il giorno di Pasqua c'è stato senz'altro movimento, ma meno del solito. Tuttavia già oggi (ieri per chi legge ndr), giorno di Pasquetta, quando di solito i clienti sono sempre di più rispetto alla domenica, c'era calma piatta. Il motivo? Non c'è dubbio: è il risultato delle incertezze sulla strada. Un mio cliente di Padova è venuto qui per il pranzo di Pasqua, ma mi ha detto che nella città del Santo chi parla di Zoldo lo collega subito alla difficoltà a percorrere la strada e alla sua prolungata chiusura. Identiche le notizie che un avventore mi ha riportato da Jesolo: lì Zoldo vuol dire sp 251 chiusa. Va ricordato che quando era il momento di prenotare per il pranzo di Pasqua o di Pasquetta, regnava l'incertezza sulla possibilità di transitarvi, per cui la gente si è indirizzata altrove». «Adesso, con la possibilità di salire e scendere da Forno e Longarone, il movimento è ripreso riferisce Dora Campo Bagatin, della gelateria Pelmo di Dont - ma non è certo ai livelli di quando non vi erano queste incertezze che incombevano sulla strada.
SENZA MOTO
Ed è questa una testimonianza che conferma quanto apparso anche su facebook: non sono pochi i centauri che, vista l'assenza di controlli, di fronte al divieto di percorrere la strada, supera bellamente i cartelli stradali posti in entrambi i sensi di marcia: sale da Longarone verso Zoldo, oppure, dopo aver percorso i passi Cibiana, Staulanza e Duran, ritorna verso la pianura proseguono verso Longarone. In valle ci sono anche alcuni negozi che aprono solo al mattino, mentre l'apertura pomeridiana è limitata al fine settimana. Ma, questa, sembra una scelta indipendente dai problemi causati dalle incertezze legata alla viabilità. Chi non attenua l'attenzione sulla strada e sulla sua messa in sicurezza è, come detto, il sindaco del Comune di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin: «Lo sento come un dovere morale» dice. E per mantenere alta l'attenzione sulla questione, a partire dai prossimi giorni ha già in animo alcune iniziative: «Abbiamo bisogno di sapere, e chiederemo, tempi certi sulla riapertura in sicurezza della strada per tutti, cicli e motocicli compresi; vogliamo sapere quando verranno installati i paramassi e quali sono i tempi e i prossimi passi per la redazione del progetto della galleria».
INIZIATIVA CONDIVISA
Una settimana importante, questa che inizia oggi, anche perché il sindaco De Pellegrin si incontrerà con i suoi omologhi friulani e con quelli di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia, quelli cioè interessati dal passaggio della strada 251, per condividere problemi e richieste di garanzia. In val di Zoldo intanto c'è chi resiste anche a forza di humor. In rete un meme, o vignetta che dir si voglia, ironizza su una nuova disciplina in calendario per le prossime Olimpiadi di Milano Cortina: Ski Valsass, pista sp251 Val di Zoldo. Disciplina sostenibile, senza realizzazione di opere. Medaglie ai primi, carrozziere e pronto soccorso agli altri! Premiano: Provincia di Belluno e Veneto Strade. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino