Vaiolo delle scimmie: 4 nuovi casi in Friuli della malattia "fantasma". Ecco dove

Analisi
Il vaiolo delle scimmie colpisce anche il Friuli Venezia Giulia. Sono quattro le persone contagiate, due a Pordenone e altrettante, a Udine. I casi sono già risolti, seppur...

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Il vaiolo delle scimmie colpisce anche il Friuli Venezia Giulia. Sono quattro le persone contagiate, due a Pordenone e altrettante, a Udine. I casi sono già risolti, seppur da poco tempo, e la prognosi, fortunatamente, per tutti è stata positiva. Resta però il fatto che la regione non è rimasta immune da questa pericolosa patologia. Del resto in Italia il numero dei contagi si aggira intorno ai 400. Per quanto riguarda i due che si sono ammalati in provincia di Pordenone, si tratta di due persone giovani. Una di loro si è contagiata dopo un viaggio in uno dei Paesi endemici. Una volta tornato a casa ha accusato sintomi generici, sfociati poi in una eruzione cutanea che ha indirizzato i medici verso quella patologia. Il secondo, invece, aveva avuto contatti con una persona che poi si è ammalata. Era già tenuto sotto controllo proprio per il contatto con un positivo. Dopo alcuni giorni è emersa la malattia. Entrambi non hanno avuto bisogno di essere ricoverati. Sono rimasti a casa pur sotto stretta sorveglianza sanitaria. Non hanno sviluppato complicanze. Per quanto riguarda, invece, i due pazienti di Udine, il primo ha avuto contatti con un positivo, il secondo, più anziano e già vaccinato con l’antivaiolosa, da quanto si è appreso era stato all’estero. Anche i due pazienti udinesi non hanno avuto conseguenze gravi dalla malattia.


I SINTOMI


Il vaiolo delle scimmie nell’uomo inizia con sintomi aspecifici (febbre, mal di testa, brividi, astenia, ingrandimento di linfonodi e dolori muscolari). L’eruzione cutanea compare entro tre giorni: interessa prima la faccia per diffondersi in altre parti del corpo, mani e piedi compresi. Le lesioni cutanee evolvono in forma di papula, poi vescicola, pustola e infine crosta. Le lesioni cutanee generalmente hanno un’evoluzione omogenea, differentemente da quello che avviene, per esempio, nella varicella. Per la maggior parte delle persone, il vaiolo delle scimmie è una malattia autolimitante che dura da due a quattro settimane, con guarigione completa. Solitamente non porta grandi conseguenze, ma in alcuni casi le pustole possono interessare la cornea creando lesioni che portano alla cecità o a una significativa riduzione della vista, polmonite, sepsi ed encefalite.


COME SI TRASMETTE


La trasmissione tra esseri umani avviene attraverso lo stretto contatto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee di una persona malata, e anche attraverso droplets, contatto faccia a faccia e con gli oggetti infetti. La predominanza di casi diagnosticati e le caratteristiche delle lesioni suggeriscono anche che la trasmissione può avvenire durante un rapporto sessuale. La trasmissione attraverso la cute integra è meno probabile, ma non può essere esclusa.


L’ALLERTA


In regione già da alcuni mesi i medici di medicina generale sono stati sollecitati per una verifica dei pazienti che presentano una sintomatologia simile. È pur vero che si tratta, almeno all’inizio, di sintomi generici, ma quello che contraddistingue la malattia è la comparsa delle vescicole che solitamente avviene dopo tre - quattro giorni. Proprio le lesioni cutanee sono il vero campanello d’allarme. A questo proposito tutte le strutture sanitarie regionali sono state allertate. Alla presenza di vescicole di cui non si consce la causa, il paziente viene subito isolato e scatta l’allarme per cercare di prevenire un focolaio. Sino ad ora è andata bene.


ALTRI CONTAGI


Nessuna segnalazione in regione, fortunatamente, della presenza del batterio della Candida Aurus che in Veneto nei giorni scorsi ha contagiato e ucciso una persona, mentre sono stati segnalati in tutta la regione una decina di casi di legionella, risolti senza complicazioni.

 

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Il Gazzettino