Il vaiolo delle scimmie colpisce anche il Friuli Venezia Giulia.
I SINTOMI
Il vaiolo delle scimmie nell’uomo inizia con sintomi aspecifici (febbre, mal di testa, brividi, astenia, ingrandimento di linfonodi e dolori muscolari). L’eruzione cutanea compare entro tre giorni: interessa prima la faccia per diffondersi in altre parti del corpo, mani e piedi compresi. Le lesioni cutanee evolvono in forma di papula, poi vescicola, pustola e infine crosta. Le lesioni cutanee generalmente hanno un’evoluzione omogenea, differentemente da quello che avviene, per esempio, nella varicella. Per la maggior parte delle persone, il vaiolo delle scimmie è una malattia autolimitante che dura da due a quattro settimane, con guarigione completa. Solitamente non porta grandi conseguenze, ma in alcuni casi le pustole possono interessare la cornea creando lesioni che portano alla cecità o a una significativa riduzione della vista, polmonite, sepsi ed encefalite.
COME SI TRASMETTE
La trasmissione tra esseri umani avviene attraverso lo stretto contatto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee di una persona malata, e anche attraverso droplets, contatto faccia a faccia e con gli oggetti infetti. La predominanza di casi diagnosticati e le caratteristiche delle lesioni suggeriscono anche che la trasmissione può avvenire durante un rapporto sessuale. La trasmissione attraverso la cute integra è meno probabile, ma non può essere esclusa.
L’ALLERTA
In regione già da alcuni mesi i medici di medicina generale sono stati sollecitati per una verifica dei pazienti che presentano una sintomatologia simile. È pur vero che si tratta, almeno all’inizio, di sintomi generici, ma quello che contraddistingue la malattia è la comparsa delle vescicole che solitamente avviene dopo tre - quattro giorni. Proprio le lesioni cutanee sono il vero campanello d’allarme. A questo proposito tutte le strutture sanitarie regionali sono state allertate. Alla presenza di vescicole di cui non si consce la causa, il paziente viene subito isolato e scatta l’allarme per cercare di prevenire un focolaio. Sino ad ora è andata bene.
ALTRI CONTAGI
Nessuna segnalazione in regione, fortunatamente, della presenza del batterio della Candida Aurus che in Veneto nei giorni scorsi ha contagiato e ucciso una persona, mentre sono stati segnalati in tutta la regione una decina di casi di legionella, risolti senza complicazioni.