Vaia. Chiesti 45 milioni di rimborso danni: privati in prima fila

Vaia. Chiesti 45 milioni di rimborso danni: privati in prima fila
BELLUNO Maltempo 2018: 930 richieste di risarcimento danni per un ammontare di 90 milioni di euro. Cifra a valenza regionale che per circa la metà fa capo alla provincia di...

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BELLUNO Maltempo 2018: 930 richieste di risarcimento danni per un ammontare di 90 milioni di euro. Cifra a valenza regionale che per circa la metà fa capo alla provincia di Belluno, soprattutto in termini di istanze da parte di persone private. Entro l'autunno è prevista la liquidazione della prima tranche mentre la seconda sarà erogata a marzo 2020. E intanto, dopo nove mesi di chiusura, si prepara a riaprire la strada della Val Fiorentina tra Alleghe e Selva di Cadore, uno dei simboli della distruzione di Vaia.  Alla scadenza dei bandi, il 19 luglio, gli uffici regionali hanno contato 930 domande di richiesta rimborso relativamente ai danni subiti lo scorso fine ottobre. Per un totale complessivo di 90 milioni di euro. «Cifra ben superiore - sottolineano i collaboratori di Luca Zaia, presidente veneto ma anche commissario delegato per i primi interventi urgenti di protezione civile - rispetto a quanto previsto inizialmente. Infatti, erano stati messi a disposizione 25 milioni di euro. Il resto della cifra necessaria a raggiungere i  90 milioni di euro sarà recuperato, quindi, grazie ai ribassi d'asta relativi a una serie di opere di ripristino post-emergenza». 

Le domande e le relative perizie asseverate potranno essere consegnate a Palazzo Balbi entro il termine ultimo del 30 settembre 2019, senza ulteriori termini per l'eventuale integrazione di documentazione. In tal caso la copertura finanziaria sarà prevista nell'ambito degli esercizi 2020 e 2021. Cittadini e imprese che hanno presentato domanda nei termini e seguito le istruttorie previste, potranno ottenere la liquidazione del rimborso dei danni subiti dalla tempesta Vaia in una prima trance, pari al 50 per cento della cifra richiesta, entro l'autunno di quest'anno. Mentre la seconda e ultima trance sarà liquidata entro marzo 2020. 
LA CONSIDERAZIONE«Dei 90 milioni totali - spiega l'assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin - circa 75 fanno riferimento alla scadenza dello scorso 19 luglio mentre gli altri a quella del 30 settembre. A fare la parte del leone, con 44 milioni, è il settore agricolo, soprattutto fuori provincia di Belluno (ad esempio il Trevigiano). Segue quello delle attività produttive, con circa 24 milioni. E per finire i privati, per la maggior parte nel nostro territorio, che avanzano richiesta per oltre 10 milioni. Avendo rinviato la scadenza della data di presentazione delle perizie sono slittati, di riflesso, gli accrediti che avverranno a settembre per la prima parte e a marzo del 2020 per la seconda. Le richieste sono più del previsto ma faremo di tutto per cercare di farvi fronte e tutelare il più possibile coloro che hanno subito danni dal terribile evento meteo dello scorso autunno». 
I REFERENTILe attività di raccolta domande, istruttorie e la determinazione del contributo ammissibile vengono svolte da differenti soggetti attuatori, avvalendosi delle rispettive strutture tecniche. Le domande relative ai bandi per le imprese del settore agricolo, forestale, acquacoltura e pesca fanno riferimento a Fabrizio Stella, direttore di Avepa; le ditte che fanno capo ad altri settori si rivolgono a Giorgia Vidotti, a capo della Direzione industria, artigianato, commercio e servizi Giorgia Vidotti; i soggetti privati, infine, a Gianluca Fregolent, alla guida della Direzione agro-ambiente, caccia e pesca. 

Intanto, pian piano, la situazione cerca la normalità. E lunedì 5 agosto riaprirà, dopo 9 mesi, la strada di Marzeluch tra Caprile e Selva di Cadore. «Venerdì - spiega il sindaco di Selva Silvia Cestaro - ci sarà il sopralluogo del dirigente di Veneto strade Michele Artusato. Salvo imprevisti, darà il via alla riapertura della strada».
Raffaella Gabrieli Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino