OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Il nostro obiettivo è arrivare per ottobre all'81-82 per cento di veneti vaccinati». Il governatore Luca Zaia lo diceva ai primi di agosto, quando la campagna di profilassi contro il Covid-19 era entrata nel vivo e la Regione aveva messo a disposizione 200mila posti. Il mese di ottobre sta per finire, ma la soglia dell'80% è ancora lontana. E considerato, da un lato, il trend delle prenotazioni, con le terze dosi che hanno ampiamente superato le prime, e dall'altro il boom di tamponi per avere il Green pass senza siero, vien da chiedersi quando sarà raggiunta davvero l'immunità di gregge in Veneto. I dati diffusi ieri da Palazzo Balbi danno una copertura vaccinale, con ciclo completo, del 72,3%. Che arriva al 75,9% se si tiene conto di chi non ha ancora fatto il richiamo ma si è già prenotato. In nove giorni si arriverà all'80%? Intanto i contagi risultano in crescita: 446 - ed è il dato più alto tra le regioni - i nuovi casi di positività al coronavirus in Veneto e altri 4 morti.
Green pass, farmacie: sì ai tamponi di notte. Vaccino: ipotesi terza dose ai 50enni
IL SORPASSO
A colpire è il sorpasso, per il secondo giorno consecutivo, delle terze dosi sulle prime. Il bollettino della Regione diffuso ieri e relativo alla giornata di mercoledì 20 ottobre dà un totale di 12.347 somministrazioni di vaccino anti-Covid così ripartite: 2.481 prime dosi, 5.995 richiami, 3.871 dosi addizionali o booster. Mentre aumenta il numero degli over 60 che, a distanza di sei mesi dal richiamo, chiedono la terza inoculazione, a calare sono i debuttanti. Raddoppiano, però, le richieste di tamponi per avere il Green pass.
I TAMPONI
I dati regionali sui tamponi, messi in fila giorno dopo giorno, dimostrano chiaramente l'effetto Green pass.
LA DISCORDANZA
Confrontando le tabelle della Regione e quelle pubblicate del ministero della Salute emerge una discordanza. La motivazione è che la data dei tamponi è quella in cui viene fatto il prelievo, ma non è detto che la processazione e il caricamento nel sistema sia immediato, può succedere che avvenga dopo uno, due o anche più giorni, con la conseguenza che l'esatto totale non è immediato. Resta un dubbio: se sono circa 500mila i lavoratori veneti non vaccinati e i tamponi eseguiti sono solo 125mila al giorno, come si comportano gli altri senza siero e senza test?
Sospeso medico di base perché non vaccinato: i pazienti dirottati ai colleghi
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino