Vaccini obbligatori, in Veneto record di reazioni: sono state 1952

Vaccini obbligatori, in Veneto record di reazioni: sono state 1952
ROMA -  I dirigenti scolastici bocciano la circolare di semplificazione dei ministeri Salute e Istruzione per la frequenza del prossimo anno scolastico, in base alla quale...

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ROMA -  I dirigenti scolastici bocciano la circolare di semplificazione dei ministeri Salute e Istruzione per la frequenza del prossimo anno scolastico, in base alla quale basterà presentare un'autocertificazione delle vaccinazioni obbligatorie effettuate per entrare in classe a settembre. Per l'associazione nazionale presidi, si tratta di una dimostrazione di «disinteresse per chi lavora nelle scuole».

«È di là da venire - spiega l'Anp - l'istituzione di una anagrafe nazionale dei vaccini, molte Regioni ne sono ancora prive. Sui genitori graverà ancora una volta l'onere della documentazione da produrre e sulle scuole quello di verificare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive. Non viene neanche ipotizzato un sistema informativo digitale di colloquio tra Asl e istituzioni scolastiche».
Secondo i dirigenti scolastici, dunque, «la logica è la medesima delle precedenti indicazioni operative dello scorso 27 febbraio». Caduta quindi la scadenza del 10 luglio entro la quale - prima che fosse pubblicata la nuova circolare - la legge stabiliva si dovesse presentare la certificazione ufficiale di avvenuta vaccinazione, le polemiche restano comunque accese.
Intanto, il ministero della Salute attraverso la Direzione generale della prevenzione sanitaria, ha reso note le informazioni scambiate sui casi di morbillo nell'ultimo semestre tra l'Italia ed il Regno Unito, dopo l'allarme circa presunti casi di morbillo importati dall'Italia. «Nessuna delle segnalazioni registrate - si legge nella nota - fa presagire situazioni di allarme. Non risultano focolai epidemici attribuibili all'importazione di casi». 

Sempre ieri, l'Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato il rapporto vaccini 2017. Vi si legge che nel 2017 sono state 6.696 le segnalazioni di reazioni avverse alle vaccinazioni inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza: 4.821 riferite all'anno stesso, i restati casi erano relativi ad anni precedenti. Nell'80% si è trattato di reazioni non gravi e in nessun caso hanno causato la morte della persona vaccinata, sulla base dei criteri internazionali per la valutazione del nesso di causalità. Il Veneto è la Regione con il maggior numero assoluto, ovvero 1.952 segnalazioni (39,8% del totale) mentre i tassi più elevati si osservano in Friuli Venezia Giulia (54,5 per 100.000 abitanti) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (41,2 per 100.000). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino