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Vaccinazioni a manetta. Con le prenotazioni via Internet, con le telefonate, con gli accessi liberi come quello sperimentale di domani a Treviso. Dalla settimana prossima il Veneto punta ad accelerare la campagna di profilassi contro il Covid-19, non lasciando più fiale in magazzino: «Non voglio più vedere scorte», ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia. Che annuncia il giro di vite: «Dalla settimana prossima potremo contare su una fornitura di 300mila dosi, dobbiamo accelerare». E così sono pronti a entrare in azione i farmacisti, ma anche gli imprenditori. E si cercano pure volontari.
AZIENDE
Partiamo dai luoghi di lavoro. L'intesa è già stata raggiunta, ma vaccinazioni nelle fabbriche e nelle aziende non se ne sono ancora viste. E non solo perché mancavano vaccini. Da parte sindacale è arrivata infatti l'obiezione: se si vaccinano gli operai, i vecchi resteranno indietro? Ieri il governatore Zaia ha garantito che non ci saranno sorpassi, ma che a fronte di forniture importanti bisognerà mettere in campo più vaccinatori possibili. E dunque, anche se «in maniera leggera», si partirà con le somministrazioni nei luoghi di lavoro. «Sia chiaro però - ha detto Zaia - che nessuno toglie i vaccini agli anziani per darli alle imprese. Tra l'altro le imprese potranno vaccinare anche i familiari dei propri lavoratori, ma solo se over 65. E poi, sia chiaro, è il ministero che dice che la vaccinazione nelle aziende deve andare in parallelo».
VOLONTARI
Il governatore ha confermato che la settimana prossima, presumibilmente dal 1° aprile, sarà operativo un nuovo portale attraverso cui, «con quattro mosse», si potrà prenotare il vaccino. Analogamente entrerà in funzione un nuovo call center dove chiedere telefonicamente informazioni. Dopodiché i direttori generali delle Ulss, ascoltandolo parlare da Marghera, devono averlo amato: Zaia ha invitato chiunque voglia dare una mano nella campagna di profilassi come volontario, fosse anche solo per «compilare qualche carta», a chiamare i dg: «Dopo gli angeli del fango sono sicuro ci saranno anche gli angeli dei vaccini.
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I NUMERI
Con una fornitura settimanale di 300mila vaccini, il Veneto dovrebbe fare più di 40mila iniezioni al giorno e questo spiega perché ci sarà bisogno anche delle somministrazioni nelle aziende «con 5.000, forse 10.000 inoculazioni al giorno». E quanti vaccini potrebbero essere somministrati dai medici di base? «Ad libitum», a volontà, ha detto Zaia rispolverando il latino. Giovedì il Veneto ha fatto 24.770 vaccini di cui 17.799 prime dosi e 5.975 richiami («Ma nel conteggio mancano i mille di Belluno fatti dai medici di base che non sono stati ancora caricati nel sistema»). Da lunedì, poi, dovrebbe chiudersi anche l'accordo con i farmacisti per le prenotazioni attraverso il nuovo portale.
PUBBLICITÀ
Intanto la Regione del Veneto ha deciso di affiancare alla campagna vaccinale una campagna informativa con l'obiettivo di chiarire dubbi e perplessità. «Lo sforzo informativo e divulgativo - recita una nota di Palazzo Balbi - vuole aiutare a rendere facile la scelta di vaccinarsi, agevolando la ricerca di informazioni anche di tipo organizzativo, e indirizzando il cittadino verso riferimenti chiari e scientificamente precisi». Il testimonial di questa campagna d informazione è un supereroe - il vaccino, appunto - nato dalla matita di Maria Gianola, disegnatrice veneziana che ha messo a disposizione la sua creatività per supportare l'iniziativa. La campagna si avvarrà della spinta comunicativa e di diffusione di Viral Veneto, impegnata fin dall'inizio dell'epidemia a rafforzare i messaggi nella popolazione, in particolare tra i giovani.
Ripartizione giorno per giorno casi totali per regione
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