Vaccini porta a porta per trecento over-80

Un anziano si fa il vaccino
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ROVIGO - Corrono i contagi e le vaccinazioni. La curva del Covid in Polesine torna nuovamente a salire con 49 nuovi casi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore e i ricoveri che sfiorano i novanta posti letto, ma con le squadre dell'Ulss 5 impegnate su più fronti con le somministrazioni dei vaccini.


DOSI SOMMINISTRATE
Sono 2.097 le dosi conteggiate nell'ultimo bollettino sanitario, mentre si va verso il 100% di popolazione target vaccinata. Ieri e oggi 10 squadre, composte da un medico e un infermiere per squadra, cinque per il Distretto 1 e altrettante per il Distretto 2, stanno vaccinando a domicilio al fine di proseguire e completare nel più breve tempo possibile i cicli di copertura della popolazione ultraottantenne e gravata di patologie che non permettono la trasportabilità nei centri vaccinali.


VACCINAZIONI A DOMICILIO
Si tratta dunque di persone immobilizzate a letto e accudite dalle proprie famiglie. Sono programmate, tra ieri e oggi, oltre trecento somministrazioni di vaccino domiciliari, metà delle quali ieri sono già state eseguite.


IL BOLLETTINO
Niente di buono invece sul nuovo bollettino che traccia l'andamento del Coronavirus in Polesine nelle ultime 24 ore, che si apre con una vittima, l'ennesima, deceduta in ospedale. Con il decesso di una persona, avvenuto nella giornata di venerdì al San Luca di Trecenta, il nosocomio dedicato alla cura dei pazienti affetti da Covid-19 dell'intera provincia di Rovigo, sale così a 478 il numero delle morti dall'inizio della pandemia.


NUOVE POSITIVITÀ
Sul fronte dei nuovi positivi, più di metà erano persone già in isolamento e che quindi verosimilmente non hanno a loro volta diffuso il contagio. Dei restanti 21 positivi, individuati dai tamponi, si cerca ora di ricostruire la rete sociale per isolare i contatti stretti che potrebbero aver contratto l'infezione.


OSPEDALI SOTTO PRESSIONE
Anche se i dati regionali evidenziano un miglioramento, gli ospedali polesani sono ancora decisamente sotto pressione: 89 pazienti ricoverati, con 16 persone in terapia intensiva, indicano che le strutture sanitarie sono ancora molto impegnate in trincea. Infatti sono stati creati posti letto dedicati ai contagiati dal virus anche nel reparto Malattie infettive di Rovigo e in area medica ad Adria, proprio come durante il picco dell'ondata dei mesi di novembre-dicembre, e il numero di persone in terapia intensiva, che è solitamente il parametro più eloquente sull'andamento della pandemia, è identico al picco raggiunto durante la seconda ondata.


REPARTI-FISARMONICA
L'azienda sanitaria provinciale continua a lavorare per così dire a fisarmonica, aumentando e diminuendo la disponibilità di letti a bassa intensità proprio in base all'andamento della curva, rimodulando di volta in volta le attività dei reparti. Attività certamente complessa, ma che finora ha permesso agli ospedali di reggere gli attacchi del virus in più ondate. A fronte delle 13.304 persone che da inizio pandemia sono state contagiate dal Covid, 11.398 sono guarite conteggiando anche le 62 persone che si sono negativizzate nelle ultime 24 ore. La popolazione vaccinata in modo completo è invece di 47.863 persone, alle quali vanno aggiunte 19.851 persone che hanno ricevuto la prima dose e sono in attesa del richiamo. La copertura vaccinale quindi non arriva ancora al 10% della popolazione della provincia di Rovigo.


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Il Gazzettino