Vacanze gratis ma senza cellulare: rispondono 19.000 da tutto il mondo

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AGORDO (BELLUNO) Lucas, Jozef, Fulvio, Ivana, Valentina, Igor, Michel, Stefania, Ionela e Ana Carolina: sono questi i nomi dei dieci fortunati sorteggiati tra i 19.102 partecipanti al concorso lanciato dai Comuni dell'Alto Agordino per promuovere il territorio in chiave slow. Un'idea, quella dal titolo Recharge in nature, che ha messo in palio un soggiorno gratuito ai piedi della Marmolada a coloro che si dichiarassero disposti ad abbandonare telefonini, tablet, social network e quant'altro. Così, al rifugio Onorio Falier, il gruppo trascorrerà il periodo tra il 13 e il 17 settembre immerso nella natura e senza collegamenti con il mondo esterno. Ricaricandosi in una vacanza gratuita detox nel cuore delle Dolomiti.


  ALL'ARIA APERTA I dieci prescelti, provenienti da ogni parte di Italia e del mondo, si accingono a lasciare smartphone e altri dispositivi tecnologici nelle mani degli organizzatori per imboccare il sentiero di montagna che in circa due ore di cammino li porterà al rifugio Falier, a 2.074 metri di altitudine, in valle Ombretta. Qui, assolutamente scollegati dal mondo esterno, insieme, trascorreranno le giornate facendo lavori manuali, tanta attività all'aria aperta, meditazione, scambiando esperienze ed emozioni con uno psicologo esperto in mindfulness e con la comunità locale che è pronta ad accoglierli, orgogliosa della propria ricchezza di salubrità e natura incontaminata. I vincitori del progetto hanno dai 21 ai 41 anni; sono 5 donne e 5 uomini; 4 italiani e 6 stranieri che arrivano da Brasile, Belgio, Francia, Slovacchia e Gran Bretagna. Di professione sono impiegato, psicologo, profumiere, architetto, manager, informatico, studente e sviluppatore web. In comune, tutti, un giudizio severo sul proprio ritmo quotidiano, che senza giri di parole definiscono frenetico e devastante, con un'unanime richiesta di bonifica mentale. C'è chi, nel gruppo, ha raccontato di essere talmente travolto dallo stress da non riuscire, da solo, a imporsi uno stop, perdendo la speranza di svoltare, di ritrovare se stessi e gli altri, di tornare a provare emozioni semplici e dirette. Come Ivana, studentessa, che a soli 21 anni dice di sé: Mi sento una supervecchia, prigioniera di una noiosissima solitudine.

LE ASPETTATIVE È ambiziosa l'aspettativa dei partecipanti all'esperimento promosso da sette amministrazioni comunali dell'Agordino: Rocca Pietore capofila e poi Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallongo, Taibon, Cencenighe, San Tomaso. La campagna rientra nel progetto di sviluppo territoriale Dolomites Maadness, coordinato dall'esperta in marketing turistico Emma Taveri di Destination Makers che afferma: «I dati che emergono da questo gioco-concorso sono indicativi: le supertecnologie hanno preso il sopravvento sulla nostra volontà, e seppure sappiamo di essere nati per vivere all'aria aperta, trascorriamo all'esterno solo il 5 per cento della giornata. I candidati di Recharge in nature, a cui era richiesto di inviare un video e compilare un questionario per raccontare il proprio stato d'animo e grado di stress, sono concordi nel dire che le grandi città dove vivono - continua - sono funzionali alla carriera ma non al proprio benessere psicofisico; che le tecnologie sono strumenti di lavoro indispensabili ma che hanno occupato anche la sfera delle relazioni e delle emozioni; che la vita nella natura è ormai un miraggio». «Temo di avere perso la capacità di vivere la vita reale - spiega ad esempio Lucas, architetto informatico 36enne di Lione - Con mia moglie passiamo le serate scorrendo lo smartphone senza parlare. Ma non abbiamo il coraggio di cambiare».


 IL SINDACO «Credo che con Recharge in nature - sottolinea il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin - abbiamo centrato l'obiettivo di sfruttare le ricchezze che abbiamo valorizzandole. Paesaggi e atmosfere che per noi sono quasi scontati, per gran parte dei resto del mondo non lo sono. Ed è in questa chiave, secondo noi, che va puntata la promozione del territorio che a differenza di altri contermini è ancora puro e ben conservato».
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Il Gazzettino