«Ecco il Green pass», al Bo gli studenti tornano in aula

«Ecco il Green pass», al Bo gli studenti tornano in aula
PADOVA - Sono tornati. Gli studenti universitari hanno ricominciato da ieri a popolare le aule, i corridoi, i palazzi, la città. L’inizio ufficiale delle lezioni...

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PADOVA - Sono tornati. Gli studenti universitari hanno ricominciato da ieri a popolare le aule, i corridoi, i palazzi, la città. L’inizio ufficiale delle lezioni è fissato per il 4 ottobre ma come ogni anno accademico alcuni corsi e laboratori scattano con una settimana di anticipo. Agraria, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Professioni sanitarie e Scienze politiche hanno dato il via alle danze ieri mattina. In tutto partiranno in queste settimane 3.696 tra corsi, laboratori ed esercitazioni. 


L’ORGANIZZAZIONE
Già alle 8.30 le sedi universitarie sparse per Padova hanno visto arrivare gli studenti, pronti con il cellulare in mano. Sì, perché per accedere alle strutture dell’Ateneo bisogna avere il Green pass, dalle aule alle biblioteche, dai laboratori alle mense. Fuori da ogni ingresso c’era personale addetto al controllo. Nemmeno uno è stato saltato e le code non avevano quasi il tempo di formarsi: i ragazzi sapevano già di dover mostrare il Qr code perciò le operazioni sono andate avanti tranquille. Alcuni docenti durante il quarto d’ora di pausa dalla loro lezione hanno fatto un ulteriore controllo a campione della certificazione verde agli alunni seduti in classe. 


SODDISFAZIONE
«È andato tutto benissimo – ha detto sorridendo il rettore Rosario Rizzuto – Abbiamo visto arrivare davvero tanti studenti, è stata una grande soddisfazione. Oggi le strutture probabilmente hanno voluto verificare tutti i Green pass ma nei prossimi giorni saranno fatti controlli a campione, così dicono le linee guida. Non ci risulta nessuna protesta in questo senso». A parte quella degli studenti No pass che su Telegram si lamentano del dover compilare un’autocertificazione per accedere alla piattaforma Uniweb (che serve per gestire la propria carriera da studente) relativa al Green pass. «Tra le opzioni ci sono: “ho il Green pass”, “non ho il Green pass”, “sono esente” o “non lo voglio dire” – ha elencato Rizzuto – Abbiamo 60 mila studenti e tra questi già 50 mila hanno compilato l’autocertificazione, un numero ragguardevole. Tra questi, 46 mila dicono di avere il Green pass». 


DOPPIA MODALITÁ
Le lezioni, comunque, sono state garantite in modalità duale. Nell’aula Nievo di Palazzo Bo tra le 10.30 e le 12.30 si teneva una lezione di Statistica, giusto per citare un esempio, e dietro al professor Mario Bolzan erano proiettati in collegamento gli allievi rimasti a casa a seguire. La lezione sarà presto disponibile sulla piattaforma online dell’università per coloro che debbano recuperarla. «Un’affluenza superiore a quanto mi aspettassi, 35 in presenza e una ventina da casa – ha riferito Bolzan – È bello ripartire in presenza, senza ombra di dubbio, anche per noi docenti. Questa classe è del secondo anno, loro sono le matricole che hanno iniziato l’università con la didattica a distanza perciò per loro è tutto nuovo». 
Così come lo è per Osam Benarbia, studente del secondo anno di Scienze politiche che ieri mattina presto ha seguito la lezione di Diritto amministrativo al Teatro Ruzante. «Sono molto contento, ammetto che è stato pesante proprio a livello psicologico vivere la didattica a distanza – ha affermato – Sono d’accordo che si usi il Green pass, alla fine lo si fa per il bene di tutti. Se una persona non vuole vaccinarsi non bisogna giudicarla ma se questo serve per tornare alla normalità ben venga». 
Con lui c’era il compagno di corso Ludovico Crepaldi: «Il confronto è mancato, alla fine l’università è anche quello – ha detto – Parlare, discutere, studiare insieme. Mi ha fatto piacere vedere così tanta gente in aula e sono convinto che sia stato bello anche per i professori avere davanti delle persone e non delle icone su uno schermo». 


LE REGOLE


In aula tutti devono avere la mascherina: tra questo e il Green pass l’Ateneo punta a riempire le aule con capienza al 100%. La modalità duale di lezione permette anche a chi non ha il certificato verde di seguire ma per fare gli esami sarà necessario averlo: è permesso sostenere gli esami online solo nel caso in cui si sia in quarantena, si abiti in una regione nella quale la libertà di movimento sia limitata a causa della pandemia o ci siano gravi problemi. 
 

 

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Il Gazzettino