Università: da domani tutti in aula, con le matricole al +14%

Il Bo
PADOVA - Da lunedì il Bo riparte a pieno organico con tutti i corsi e gli insegnamenti. Con la fine delle restrizioni dovute all’emergenza pandemica...

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PADOVA - Da lunedì il Bo riparte a pieno organico con tutti i corsi e gli insegnamenti. Con la fine delle restrizioni dovute all’emergenza pandemica l’università torna interamente in presenza, si riappropria così dell’identità avuta in 798 anni, lasciandosi alle spalle due anni di didattica duale. Delle 8 Scuole in cui l’ateneo divide la sua offerta formativa ben 753 insegnamenti sono già iniziati con una settimana di anticipo mentre quelli che cominceranno lunedì saranno 2.281, per un totale di 3.034 insegnamenti erogati nei 199 corsi di laurea. L’ateneo patavino è in costante crescita, si temeva che i due anni di pandemia potessero arrestare l’aumento di iscrizioni, crollo che invece non si è presentato mentre il numero di matricole è continuato ad aumentare segnando un +14% in quattro anni, probabilmente anche spinto dalla possibilità di seguire le lezioni da casa. 


L’ECCEZIONE
Ma da quest’anno la didattica torna ad essere erogata esclusivamente in presenza, come stabilito dal Senato Accademico a giugno. La sola eccezione prevista sarà applicata agli insegnamenti del primo semestre del primo anno dei corsi di studio internazionali di primo e secondo livello, e sarà resa disponibile ai soli studenti stranieri che necessitino di un visto di studio - richiesto ma non ancora concesso - dalle rappresentanze diplomatiche italiane. Se regolarmente iscritti e fino a quando non saranno giunti in Italia, a questi studenti sarà resa disponibile una modalità didattica ibrida.


GLI INTERNAZIONALI
Sono moltissimi gli studenti internazionali che scelgono di venire a Padova per formarsi al Bo. Gli studenti provenienti da oltre i confini europei passano da 2.900 nel 2018/19 a 5.658 nel 2021/22, segnando un +95%. Provengono da Iran, Turchia, India, Cina o sono figli di immigrati senza cittadinanza italiana. E, ancora, il Bo si dimostra fortemente attrattivo per tutti coloro che hanno un titolo di studio estero. In questo gruppo sono compresi anche italiani che per vari motivi hanno studiato altrove. In questo caso si passa da 1.702 iscritti nel 2018/19 a 4.317 nel 2021/22, quindi il balzo è addirittura del +154%. Nel complesso gli studenti iscritti all’università di Padova hanno ormai superato la soglia dei 70 mila, si passa da 61 mila iscritti nel 2018/19 pre-covid a 69.500 nel 2021/22.


I NUMERI
All’interno della comunità studentesca il 53% è donna, mentre il 47% è di sesso maschile. L’aumento di iscritti espone però il Bo ad alcuni problemi strutturali che per essere risolti richiedono una programmazione a lungo termine: in primis la mancanza di alloggi, l’aumento dei fuori sede ha fatto esplodere la domanda di residenze, al punto che l’offerta non riesce a coprire le esigenze degli studenti. Proprio per questo l’Università sta cercando di aumentare i posti letto creando nuovi studentati in tutta la città. Altro problema strutturale sono le aule e gli spazi per continuare a garantire una didattica di eccellenza, proprio per questo sono in corso ristrutturazioni e ampliamenti in vari punti della città nell’ottica di creare sempre più un campus diffuso. Dall’ex caserma Piave, a palazzo Lombardo Miglioranza e Casa Vinicio Dalla Vecchia, nei pressi del Complesso Beato Pellegrino. 


I CORSI


La rettrice Daniela Mapelli è pienamente soddisfatta di questo primo anno alla guida del Bo, i corsi erogati quest’anno saranno 199, 89 lauree triennali, 96 lauree magistrali e 14 magistrali a ciclo unico (a 5 o 6 anni), due in più rispetto allo scorso anno. Si tratta di due triennali: una in italiano, Scienze tecnico assistenziali veterinarie e l’altra in lingua inglese, Biology of human and enviromental health (interateneo con Bologna). Allargando lo sguardo, negli ultimi 6 anni sono nati ben 37 nuovi corsi di studio. Su 199, 51 in lingua inglese. Un aumento delle attività che costringe il Bo ad accrescere l’organico, quest’anno sono 5.462 i docenti, 1.500 i dottorandi e 2.800 gli specializzandi, nei prossimi quattro anni inoltre saranno 500 i nuovi assunti tra docenti e personale amministrativo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino